Riccardo Scamarcio ospite del Napoli Film Festival si racconta e propone uno sciopero contro i tagli
Baluardo di un certo tipo di cinema il bel Scamarcio, che prima si dedica ai film per teenager poi cerca di allontanarsene più veloce del vento. Ospite d'onore al Napoli Film Festival nella sua serata di apertura racconta la sua carriera e tra filmati, domande e discorsi dice la sua sui nuovi tagli alla cultura decisi dal governo: Li giudico una follia, di un governo senza sensibilità e aggiunge vorrei che si mettesse in atto uno sciopero collettivo con organi di informazione e mondo dello spettacolo, entrambi imbavagliati e costretti al silenzio.
Prossimo di fiction su Rai Uno e di progetti teatrali shakespeariani qualche giorno fa l'attore è stato avvistato a Roma per la presentazione del documentario della compagna Valeria Golino Armandino e il Madre. In attesa dei nastri d'argento che verranno consegnati il 19 giugno, nei quali è nominato per Mine Vaganti, prendiamo atto dell'insoddisfazione di Scamarcio e tentiamo di riflettere anche noi sui tagli al cinema.
Ambra Zamuner