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Robert Redford morto su un campo da golf, l’attore smentisce: “Burla disgustosa”

L’attore di “Tutti gli uomini del presidente”, 79 anni, si ritrova a smentire personalmente la notizia della sua morte in seguito ad una caduta dall’auto tipicamente utilizzata sui campi da golf.
A cura di Andrea Parrella
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La prima bufala dell'anno è servita. Il protagonista è un autentico gigante della cinematografia mondiale come Robert Rodford, che nelle scorse ore si è improvvisamente ritrovato al centro dell'abituale cordoglio del web e dei media che, credendo attendibilela notizia della sua morte fatta girare da un sito web, ha giustamente ritenuto necessario mettere i puntini sulle e dire che, nonostante i suoi 79 anni, di andarsene all'altro mondo non avesse alcuna intenzione. L'attore di "Tutti gli Uomini del Presidente" o altre pellicole celebri come "La Stangata", nonché creatore del Sundance festival (cui ha detto addio lo scorso anno), interamente dedicato al cinema indipendente, ha smentito la notizia del suo decesso delegando la sua agente a divulgare una nota, riportata dall'agenzia Reuters, che sbugiardasse categoricamente la notizia della presunta morte dell'attore. Cindi Berger, agente di Redford, ha infatti riferito all'agenzia:

Questa è una burla disgustosa. Ho appena parlato con lui e non c'è assolutamente alcuna verità

A organizzare la bufala bella e buona è stato un account Twitter specializzato, si direbbe, nelle bufale web. Si tratta di Sky Breaking News. che già in passato aveva diffuso false notizie di decessi nel mondo dello spettacolo. Secondo il tweet Redford, come riporta l'Ansa, era deceduto in seguito a una caduta da una macchina usata per il trasporto dei giocatori nei campi da golf a Santa Monica, in California. Ma non sitratta appunto della prima volta in cui un personaggio pubblico si ritrova improvvisamente al centro dell'attenzione per il suo presunto decesso e si ritrova costretto a smentire personalmente la notizia. In Italia, di recente, è accaduto con personaggi come Christian De Sica, oppure Gerry Scotti, senza dimenticare che esistono oramai dei veri e propri inventori seriali di bufale, che hanno fatto delle notizie presuntamente verosimili un mestiere, più che un semplice divertissement.

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