Benigni: “La morte di Troisi ha lasciato un vuoto incolmabile, con lui un amore speciale”
Oggi, venerdì 10 giugno, Roberto Benigni ha presentato in piazza San Cosimato a Trastevere, la proiezione della versione restaurata di ‘Non ci resta che piangere‘. L'attore ha ricordato il collega e amico Massimo Troisi. Le sue parole, riportata da AdnKronos, sono state:
"Massimo Troisi era un bell'attore, un bel regista e anche un bell'uomo. La sua è stata una perdita, un vuoto incolmabile. Con lui c'era un'amicizia e un amore speciali che raramente capitano. Quando eravamo insieme ci divertivamo moltissimo, bastava che ci guardassimo e ridevamo. Eravamo molto giovani e abbiamo deciso di condividere questa felicità in un film, che rivedrò stasera perché da allora non l'ho più rivisto".
Benigni e il film ‘Non ci resta che piangere': "Morto Troisi non se ne fa un altro"
Oltre ad una platea ricca di giovani, all'evento erano presenti anche Nicola Zingaretti, presidente della regione Lazio e Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali. L'attore si è detto entusiasta di essere al Festival Trastevere. A proposito del film che lo ha visto protagonista con Troisi ha dichiarato:
"Il cinema non è mai d'evasione perché il cinema che piace è quello che turba. Anche se questo è un film leggero, di purezza e di allegria. Ma anche un film leggero emana radiazioni, bisognerebbe vederlo con lo scafandro. […] Quando si spegne la luce nel cinema è come quando si chiudono gli occhi prima di dormire: si inizia a dormire. Ci sono delle scene di questo film che non riuscivano a girare per quanto ridevamo: la scena del fiorino, quella del cavallo, quella di ‘ricordati che devi morire' e quella di Da Vinci che dice '33, 33, 33′. Lo abbiamo diretto insieme ma ognuno aveva il suo linguaggio: lui le scene fisse e io quelle in movimento e così abbiamo fatto. D'altronde i registi ci insegnano a guardare. Per questo di solito è fatto da persone pure, perché chi ha qualcosa da nascondere non può svelare niente".
Infine ha citato la bellissima poesia scritta in memoria di Troisi: "Non so cosa teneva dint'a capa; intelligente, generoso, scaltro, per lui non vale il detto che è del Papa, morto un Troisi non se ne fa un altro".