Roman Polanski, giudice respinge la richiesta di archiviazione del caso di stupro
Il caso Roman Polanski resterà aperto. Un giudice di Los Angeles ha infatti respinto, ancora una volta, la richiesta di archiviazione del caso iniziato nel 1977 con le accuse dell'allora minorenne Samantha Geimer, la donna che lo aveva accusato di stupro. Negli ultimi mesi era stata la donna stessa a chiedere l'archiviazione del caso, sostenendo che la sentenza di 40 anni avesse finito per estendersi anche alla vittima, non solo al condannato. In buona sostanza il giudice Scott Gordon ha stabilito che il regista dovrà presentarsi in un tribunale di Los Angeles se vorrà vedere il caso risolto. Cosa piuttosto difficile, visto che da 40 anni Polanski non tocca suolo sul quale sia in vigore la giurisprudenza statunitense. Solo poche settimane fa un'altra donna aveva affermato pubblicamente di aver subito violenze da parte del regista nel 1973, quando aveva 16 anni. La donna, Robin M., aveva deciso di uscire allo scoperto proprio in seguito alla richiesta di archiviazione di Samantha Geimer, per farle capire come non fosse stata l'unica vittima.
Quello del regista franco-polacco è uno degli scandali più discussi degli ultimi decenni. Come noto Polanski nel '77 fu arrestato in America dopo le accuse a lui rivolte dalla Geimer. È accusato di aver drogato Samantha Geimer quando aveva 13 anni e di aver fatto violenza sulla allora ragazzina mentre i due si trovavano a casa di Jack Nicholson a Los Angeles. Successivamente Polanski ha ammesso di aver avuto una relazione illecita con una minore e per questo il giudice aveva rinunciato agli altri capi di imputazione, ovvero la somministrazione di droghe e la violenza. La detenzione durò 48 giorni, alla fine dei quali venne liberato per ultimare le riprese di un film e con la garanzia che le 7 scontate sarebbero state le uniche di detenzione. Tuttavia, nel 1978, intimorito dall'idea che il magistrato potesse tornare sui suoi passi rispetto a questa decisione, Polanski fuggì in Francia e da allora non è mai più ritornato in America.