Rose McGowan accusa ancora Alexander Payne: “Mi adescò per fare sesso a 15 anni, è un crimine”
Qualche anno fa era stata tra le più accanite accusatrici di Harvey Weinstein, ora torna a parlare e getta l'ombra dello scandalo su un altro nome illustre di Hollywood: Rose McGowan ha sostenuto di essere stata molestata a 15 anni dal regista Alexander Payne, noto per film come "Paradiso amaro" con George Clooney, "Nebraska" e "Sideways". La prima dichiarazione in merito era arrivata ieri con un tweet:
Alexander Payne. Mi hai fatto sedere e hai proiettato un film soft-porno che avevi diretto con un nome diverso per Showtime. Ricordo ancora il tuo appartamento a Silverlake. Sei molto ben dotato. Poi mi hai lasciata all’angolo di una strada. Avevo 15 anni.
L'attrice parla di adescamento
Da quelle semplici parole non traspaiono precise accuse di molestie o abusi, ma il nodo cruciale sta nell'età che aveva l'attrice all'epoca dei fatti. Negli Usa sono severamente vietati e considerati criminali i rapporti con i minorenni: se lei aveva 15 anni, all'epoca Payne doveva averne 27. L'attrice è poi tornata sull'argomento con un lungo post su Instagram, affiancato da una foto che la ritrae 15enne. Qui definisce Payne come un "adescatore", senza mezzi termini.
La scorsa notte ho lanciato una bomba di verità. Per anni ho pensato che fosse stata un'esperienza sessuale. Ora so di essere stato adescata. Ho fatto il provino per lui a 15 anni. Dopo la mia esperienza con lui, ho smesso di recitare completamente fino a quando non sono stato "scoperta" a 21. Quando è successo, ho pensato, fan**lo, facciamolo. Ho persino twittato le congratulazioni per la sua vittoria all'Oscar nel 2012, questo dimostra quanto fossi in adorazione per Hollywood. Fu solo tre settimane dopo la pubblicazione della storia di Weinstein che rivalutai la situazione. Mi dispiace lanciare una bomba nella vita e nella carriera di qualcuno, ma immagino che sia un condizionamento sociale. Sono più triste che arrabbiata. Triste per la me stessa di 15 anni. Triste per l'adulta me che ancora pensava che fosse una scelta che ho fatto io.
L'attrice contro i predatori di Hollywood
Il rapporto con Payne sarebbe dunque stato consensuale, ma lui si sarebbe approfittato della sua giovinezza e della sua ingenuità: "L'adescamento è qualcosa di reale. Voglio che sappiate tutti che non è colpa vostra se siete stati manipolati mentalmente per farvi pensare che è ok. Non è. Lo so adesso. Andavo persino da questo regista agli eventi e gli chiedevo, con un sorriso, "ricordi quando hai fatto sesso con me a 15 anni?". E ci ridevo. Questa è una pesante impostazione sociale. Se stai cercando di fare sesso con un minorenne, stai commettendo un crimine, anche se il minore non lo sa. Ero attratta da lui, quindi ho pensato che fosse colpa mia, ma non è corretto. Non ero adulta. Quando è successo, ero stata recentemente lasciata a Hollywood da sola da un famigliare. I lupi predavano. Per favore, comprendete che se vi è successo, la vergogna non è vostra, è loro. Gli adescatori sono esperti e a 15 anni non conoscevo i segnali di pericolo. L'ho citato su Twitter, ma poiché Instagram c'è il mio lato più dolce e non voglio che il suo nome appaia qui. La dea ci benedica tutti, tranne quelli che abusano del loro potere. Brindiamo alla libertà, vostra e mia".