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Sequestrati i beni del manager di Gina Lollobrigida, Andrea Piazzolla l’avrebbe raggirata

Il Gip di Roma ha disposto il sequestro preventivo dei beni e delle disponibilità della “Vissi d’Arte srl”, società riconducibile ad Andrea Piazzolla. L’uomo, manager di Gina Lollobrigida, è stato accusato di circonvenzione di incapace. La diva, ospite di vari salotti televisivi, l’aveva sempre difeso, negando di essere stata da lui raggirata.
A cura di Stefania Rocco
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Il gip di Roma ha disposto il sequestro preventivo dei beni e delle disponibilità della “Vissi d’arte srl”, società riconducibile al manager di Gina Lollobrigida, Andrea Piazzolla. Il sequestro è stato eseguito dalla Guardia di Finanza su richiesta del pm della procura di Roma Eleonora Fini. Piazzolla è stato accusato di circonvenzione di incapace e di avere approfittato della debolezza psichica dell’attrice per fare in modo di essere nominato amministratore della Vissi d’arte e di un’altra società. Sempre secondo l’accusa, avrebbe sperperato il patrimonio della diva fino a convincerla a vendere alcuni appartamenti, provocandole un danno patrimoniale. Il 24enne avrebbe inoltre favorito l’isolamento della Lollobrigida rispetto ai suoi familiari.

La perizia su Gina Lollobrigida

Nel novembre scorso, su richiesta del gip e in seguito a una serie di segnalazioni che avevano visto il coinvolgimento del figlio dell’attrice, era stata disposta una perizia psichiatrica sulla Lollobrigida volta a stabilire il suo stato di salute mentale. Si era stabilito che le condizioni della diva fossero consone alla sua età – ha 90 anni – ma che, rispetto ad alcune particolari situazioni, la diva fosse “raggirabile”.

La Lollobrigida ha sempre difeso Piazzolla

Ospite di Barbara D’Urso a Domenica Live nel giugno scorso, la Lollobrigida aveva difeso Piazzolla e tuonato contro il figlio che aveva richiesto per lei una perizia psichiatrica. Si dichiarò nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, pur dicendosi favorevole a sostenere una perizia che lo accertasse: “Non mi spaventa affatto una perizia perché sono lucida e se può servire a mettere la parola fine a questa vicenda ben venga. Dimostrerò che il mio cervello funziona bene. Lavoro, viaggio e voglio esporre in America le mie sculture. Voglio giustizia e mi batterò con tutte le mie forze da viva. Chi pensa che possa non essere lucida solo perché sono arrivata a 90 anni sbaglia di grosso”. Difese quindi il suo giovane assistente, l’unico che riteneva le fosse stato vicino:

Iniziamo a dire che lui fa tante cose per me che nemmeno mio figlio Milko o mio nipote Dimitri hanno mai fatto. E poi è un collaboratore valido e come lui non ne ho mai avuti in passato. Forse tutto questo non piace a mio figlio. Ecco il motivo per cui ce l’hanno con Andrea.

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