Serafino, quando il film di Celentano cambiò il nostro modo di vestire
"Serafino", il film con Adriano Celentano per la regia del premio Oscar Pietro Germi, già regista di Divorzio all'Italiana, ha fatto scuola non solo al cinema ma anche nella moda. Già perché, se ben ricordate, nel corso del film il personaggio interpretato dal "Molleggiato" indossava una maglietta che aveva una caratteristica molto particolare. Era infatti dotata di uno scollo a girocollo chiuso da tre bottoncini. Il personaggio si chiamava Serafino Fiorin ed è dal nome del pastore del gregge dello spilorcio zio Agenore che ha preso il nome un capo di abbigliamento utile sia da sfoggiare comodamente in casa che per uscire con abito informale. Realizzato in cotone od in lana, la maglia "a Serafino" è la storia dei mercatini e dei negozi di grande distribuzione.
Per quanto concerne il film, non c'è occasione migliore per rivederlo questa sera, mercoledì 19 agosto 2015, riproposto da Rete 4 alle 21.15 (in versione censurata). Serafino è un pastore che lavora per zio Agenore, tirchio, cattivo, profondamente antipatico, e per l'amabile zia Gesuina. Tornano dal servizio militare per insufficienza mentale, ritrova sua cugina Lidia, si innamora e diventa suo amante. Nel contempo incontra Asmara, una prostituta madre di quattro bambini, con la quale inizia una relazione. Con l'improvvisa morte di zia Gesuina, Serafino si ritrova erede di tutti i suoi beni, ma zio Agenore riesce a farlo interdire. Per riavere i suoi beni dovrà sposare Lidia, ma in fondo anche lui sa che Asmara è la donna più adatta al suo spirito scanzonato.
Nel cast con Adriano Celentano figurano una giovanissima Ottavia Piccolo nei panni di Lidia, Francesca Romana Coluzzi nel ruolo di Asmara, Saro Urzì interpreta il dispotico Zio Agenore mentre Nerina Montagnani è zia Gesuina. Il film, uscito nel 1968 fu inizialmente vietato ai minori di 14 anni mentre fu trasmesso per la prima volta in televisione soltanto nel 1980.