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Sergio Castellitto: “Smetto di fare il regista, il testimone passa a mio figlio Pietro”

È tratto dall’ultima sceneggiatura di Ettore Scola il nuovo film diretto da Sergio Castellitto, dal titolo Il materiale emotivo, che arriverà nei cinema dal 7 ottobre. Nella filmografia di Sergio Castellitto, questa è il settimo film da regista e, a quanto pare, sarà anche l’ultimo: “Ho la fortuna di averci in casa il ragazzotto, Pietro, che se la cava molto bene. Adesso mi godo i suoi film, faccio lo spettatore dei suoi film. No, c’è un tempo per tutto”.
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È tratto dall'ultima sceneggiatura di Ettore Scola il nuovo film diretto da Sergio Castellitto, dal titolo Il materiale emotivo, che arriverà nei cinema dal 7 ottobre. Il film è ambientato in un romantico angolo di Parigi ma è stato girato a Cinecittà, proprio negli studi romani dove Castellitto lavorò con Scola come interprete dei film "La famiglia" e Concorrenza sleale". Il noto attore e regista romano, intervistato ai margini della presentazione ufficiale, ha dichiarato: "Mi piaceva l'idea di lavorare sull'ultimo progetto di Ettore, che lui non realizzò, se non quella graphic novel che fece, sono stato allievo di Ettore, ho fatto due film con lui e mi ha onorato veramente della sua amicizia".

Il figlio Pietro Castellitto sarà il regista di casa

Nella filmografia di Sergio Castellitto, questa è il settimo film da regista e, a quanto pare, sarà anche l'ultimo. Stando alle sue parole, infatti, il testimone passa a suo figlio Pietro, vincitore del David di Donatello 2021 come miglior regista esordiente per I Predatori, già premio Orizzonti a Venezia: "Beh, insomma, ho la fortuna di averci in casa il ragazzotto, Pietro, che se la cava molto bene. Adesso mi godo i suoi film, faccio lo spettatore dei suoi film. No, c'è un tempo per tutto, come si suol dire banalmente, penso che non sia più (poi magari la vita ci contraddirà chissà), però al momento sono abbastanza convinto e sereno che questa esperienza di messa in scena finisce qua".

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La trama de Il materiale emotivo

La trama del materiale emotivo attraversa tutti i suoi personaggi con grande forza: il protagonista Vincenzo dedica l'esistenza alla sua piccola libreria e alla figlia immobilizzata dopo un incidente, interpretata da Matilda De Angelis. Un giorno però irrompe in quel microcosmo Yolande (impersonata Bérénice Bejo), una ragazza scombinata ed esuberante, con una grande carica vitale, che lo farà uscire dalla prigione emotiva in cui si era chiuso: "C‘è una prigione di una casa in questa isola circoscritta di questa piccola piazza, poi c'è questo interno di questi libri, poi c'è una mansarda, e poi dentro la mansarda c'è un acquario, poi dentro un acquario c'è una ragazza intrappolata su una sedia a rotelle. Prigione dopo prigione, dopo prigione, forse lo trovi quel materiale emotivo là, quella sostanza umana che ci tiene in vita, anche se casomai appartiene soltanto all'acqua dell'inconscio, ecco".

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