14 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Sesso con il crocifisso in “Paradise: Faith” a Venezia 69

Il secondo capitolo della trilogia “Paradise” del regista austriaco Ulrich Seidl sull’amore è arrivato a Venezia 69: la critica l’ha ben accolto, ma una scena della pellicola potrebbe sollverare polemiche nell’opinione pubblica, soprattutto credente.
A cura di Marianna D Onghia
14 CONDIVISIONI
paradise-faith

Si preannunciava un Festival a tinte forti quello di Venezia 69, in corso in questi giorni presso il Lido della città sulla laguna: la nuova pellicola dell'austriaco Ulrich Seidl, "Paradise:Faith" è arrivata alla sua proiezione e una scena più di altre farà discutere, coinvolgendo soprattutto il mondo cristiano e in generale religioso. Il film, infatti, racconta del rapporto morboso della protagonista Anna Maria con la fede, un amore estremo come quelli affrontati dal regista nella sua trilogia "Paradise" arrivata al secondo capitolo.

Anna Maria e l'amore per la fede –L'attrice protagonista Maria Hofstatter, è stata in un convento di clausura per una settimana, compiendo gli esercizi spirituali delle suore ivi raccolte e comprendendo a fondo la vita di coloro che vivono giornalmente a stretto legame con Dio e la fede. Ha costruito poi, con le sue sembianze, il personaggio di Anna Maria, fervente cattolica impegnata in periodiche missioni evangeliche in giro per il suo paese, per salvare gli austriaci dalla perdizione. "Non commettere atti impuri" è il suo comandamento preferito e per lei esiste solamente l'amore per Gesù e la fede nella Madonna, riprodotta in una statua di 30 centimetri che porta sempre con sè. Un giorno, suo marito, l'egiziano Nabil, torna a casa purtroppo costretto su di una sedia a rotelle e la donna si trova a dover "abbassarsi" ai doveri coniugali, cosa che evita in ogni modo anche arrivando a litigare ferocemente con l'uomo.

Una scena da scandalo – Anna Maria sente però vivo, in sè, il desiderio sessuale, ma il pensiero di unirsi ad altri uomini, tradendo Gesù (il marito è anche musulmano) la turba e arriva così a soffocare la sua tensione tra amore spirituale e amore carnale (come racconta il regista stesso) in una scena che solleverà l'opinione cristiana. La donna si ritrova a "far sesso" con il crocifisso, uno dei tanti che si trovano nella sua fredda e apatica dimora e la scena, insieme ad un'altra dove la donna sorprende un gruppo intento in un'orgia, è la seconda ad attirare l'attenzione nella pellicola di Ulrich. La critica ha accolto positivamente il film e le recensioni riportano votazioni alte per il regista austriaco, secondo alcuni arrivato a creare il suo miglior film con "Paradise:Faith", ma il meglio/peggio deve ancora arrivare. Cosa scatenerà il film scandalo di Venezia 69?

14 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views