Sharon Stone a dodici anni dall’aneurisma si sente miracolata

Sharon Stone, in un'intervista rilasciata al settimanale "Oggi", è tornata a parlare della bruttissima emorragia cerebrale che la colpì nel 2001 e di come quella brutta esperienza abbia influenzato la sua vita e il suo lavoro di attrice. Sono passati oramai dodici anni, ma il ricordo di quell'esperienza drammatica è ancora vivo nell'attrice statunitense, anche perchè non fu semplice sopravvivere a un aneurisma che la ridusse in fin di vita. Queste le parole della Stone alla rivista:

Mi sento fortunata perché ho avuto l'opportunità di morire per poi ritornare in vita. Mi sento grande perché sono più matura e decisamente più viva. E mi sento grata perché ho l'opportunità di aggiungere esperienza alle parti che interpreto. Negli ultimi anni sono stata alquanto presa dalla crescita dei miei tre figli e al riprendermi dallo shock. Mi ritengo graziata. Sono una donna fortunata che ha avuto una seconda chance di vita e questa volta mi sento in dovere di accettare parti diverse e impegnate, ma anche divertenti perché tutto deve essere divertimento.

La Stone ha poi proseguito parlando della sua carriera e del raggiungimento della fama grazie al film cult "Basic Instinct", del 1992, scritto da Joe Eszterhas e diretto da Paul Verhoeven. Da allora il ruolo di icona sexy le è però rimasto indelebilmente tatuato addosso, suo malgrado. E lei stessa ammette:

Se prima mi offrivano soltanto parti da secchiona, dopo (Basic Instict) non ho fatto altro che ruoli da donna sensuale. Il lato positivo dell'essere anziana è che finalmente mi danno altre parti, anche se spesso capita ancora che mi chiedano di spogliarmi. Ho cinquantacinque anni, quando la finiscono? Però fa sempre piacere sentire che ti vedono ancora sexy. E non vedo l'ora di non mettere più i tacchi a spillo.