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Sharon Stone rinviata a giudizio per accuse di razzismo

Guai giudiziari per la celebre attrice americana che dovrà presentarsi davanti alla Corte di Los Angeles il prossimo 30 luglio per difendersi dalle accuse di razzismo.
A cura di Aureliano Verità
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Sharon Stone Razzismo

L'attrice hollywoodiana, si dovrà presentare davanti alla Corte di Los Angeles il prossimo 30 luglio per difendersi dalle accuse di razzismo, mosse da una sua ex dipendente, Erlinda Elemen, una baby sitter di nazionalità filippina. Stando a quanto dice la donna, Sharon Stone le avrebbe fatto subire maltrattamenti fino ad arrivare all'ingiusto licenziamento dopo anni di onorato servizio, cessato nel 2011. I fatti che interessano la causa risalgono all’anno precedente a quello in cui la donna è stata congedata dal suo impiego e secondo la giudice della Corte Superiore, Mary Strobel, le prove presentate dai legali della donna sarebbero sufficienti per dare il via al processo.

La celebre protagonista di “Basic Instinct sarebbe quindi accusata di aver molestato e maltrattato la domestica con frasi a chiaro sfondo razzista. Di contro però, gli avvocati dell’attrice cercheranno in tutte le maniere di dimostrare che le dichiarazioni della loro assistita non hanno mai leso la persona in questione e non sono mai state di questa rilevanza, al contrario, come era prevedibile, hanno accusato la donna di cercare di far soldi con questa storia. A quanto pare però la Stone c'è andata giù pesante. Stando a quanto scritto nella denuncia, l'attrice americana avrebbe affermato che i filippini sono un popolo stupido, ordinando alla baby-sitter di non rivolgersi ai suoi figli in modo che potessero assimilare i suoi difetti di pronuncia.

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