Simon Fitzmaurice morto di Sla, il regista di “My name is Emily” era paralizzato da anni
Lutto nel cinema irlandese: a soli 43 anni è morto il regista e scrittore Simon Fitzmaurice, da anni affetto da sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Per una crudele coincidenza, la notizia della sua scomparsa arriva proprio quando sta per uscire nelle sale italiane il film da lui diretto "My name is Emily", al cinema dal 1 novembre. La malattia gli era stata diagnosticata nel 2008.
Era paralizzato, ha diretto il film grazie a un sofware
Negli ultimi anni, Fitzmaurice ha vissuto completamente paralizzato. Nonostante ciò, è riuscito a continuare la sua carriera grazie a un software di riconoscimento dell’iride chiamato Eye Gaze, con il quale ha potuto scrivere la sceneggiatura, comunicare e dirigere cast e troupe durante le riprese del film.
My Name is Emily, la trama
Il film racconta la storia di Emily: dopo la morte della madre ha vissuto con il padre scrittore Robert, fino a quando questi è stato internato in un istituto per malattie mentali. Quando, in occasione del suo sedicesimo compleanno, per la prima volta non riceve gli auguri del padre, Emily decide di andarlo a trovare per capire cosa sta succedendo.
La carriera di Simon Fitzmaurice, su di lui un doc
Prima di dirigere "My name is Emily" (uscito in madrepatria nel 2015 e presentato lo scorso anno al Giffoni Film Festival), Fitzmaurice è stato autore di due cortometraggi, "Full Circle" e "The Sound of People". Nel 2015 ha scritto un libro autobiografico, "It’s Not Yet Dark", che ha conquistato le vette delle classifiche irlandesi e da cui è stato tratto il documentario omonimo presentato al Sundance Film Festival nel 2016, diretto da Franckie Fenton con la voce narrante di Colin Farrell. Il doc è oggi disponibile al pubblico italiano sulla piattaforma streaming www.cinemaf.net.