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“Slow Food Story”, la rivoluzione gastronomica di Carlo Petrini

Il film diretto da Stefano Sardo e presentato al Festival di Berlino, racconta la storia di Carlo Petrini e delle sue due creazioni, Slow Food e Terra Madre.
A cura di Aureliano Verità
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Slow Food Story è la storia della lenta rivoluzione, che va avanti da 25 anni, ossia la storia di Slow Food e di Terra Madre, le due creature di Carlo Petrini, detto Carlìn. Il film porta la firma di Stefano Sardo e presentato al Festival di Berlino nella sezione dedicata a pellicole e cibo “Kulinarischen Kino”, si prepara a uscire in Italia il prossimo 30 maggio, distribuito da Tucker Film in collaborazione con Indigo Film. La pellicola racconta la piccola storia di poche persone e della loro grande scommessa culturale, che sta tentando tutt'ora di cambiare il sistema cibo che negli ultimi 60 anni ha portato a quelle dinamiche globali dell’agroalimentare che sono tra i temi ambientali più scottanti del nostro tempo.

La trama

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Girato in stile documentario, segue le vicende di Carlìn che, nel 1986 in Italia, Carlìn fondò l’associazione gastronomica ArciGola, e tre anni dopo lanciò a Parigi lo Slow Food, un movimento internazionale che nasce come Resistenza al fast food. Senza mai lasciare Bra, la sua cittadina di 27mila abitanti, Petrini creò un movimento che oggi esiste in 150 paesi e che trasforma per sempre la gastronomia. Tutto nacque quindi da un gruppo di amici di provincia che, tra passioni politiche, ristoranti e riti contadini, ci dimostra come anche le più importanti avventure culturali possono nascere da un approccio divertito alla vita.

Il cast

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Carlo Petrini è l'unico vero protagonista della pellicola. Con l'aiuto di interviste e testimonianze di amici e parenti, viene ripercorsa la vita del fondatore di Slow Food, dal periodo della leva militare, alla quale adempirà alla Caserma Turinetto di Albenga, agli studi in sociologia presso l'Università degli studi di Trento dove partecipò attivamente all'attività politica, venendo eletto consigliere comunale per la lista del Partito di Unità Proletaria a Bra. Fino ovviamente all'approdo nell'enogastronomia, dove dal 1977 sui principali periodici e giornali italiani partecipa attivamente alla nascita del Gambero Rosso, inizialmente concepito come inserto mensile del Manifesto.

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