Sorrentino premiato al Quirinale, la Ferilli diserta: “Impegni professionali”
La sfera lanciata da Sabrina Ferilli sul piano inclinato delle polemiche, allorquando manifestò delusione per la mancata chiamata alla notte degli Oscar, quando "La Grande Bellezza" venne premiato come Miglior Film straniero, è oramai inarrestabile. Che lei faccia o non faccia qualcosa, ogni suo gesto verrà interpretato in funzione di quello che fu un vero e proprio attacco a Paolo Sorrentino e a chiunque non l'avesse invitata a sfilare sul red carpet (ricordiamo anche il tapiro consegnatole da Striscia).
A maggior ragione risulta abbastanza insolito notare che, in occasione dell'onorificenza che Giorgio Napolitano ha deciso di consegnare a tutto il cast del film al Quirinale, ieri, la Ferilli che a Roma ci vive non fosse presente, nonostante ci fossero tutti, ma proprio tutti: da Verdone a Servillo, fino ai produttori. La motivazione dell'ufficio stampa dell'attrice, Ramona nel film, fa riferimento ad impegni di lavoro imprescindibili in Sardegna, trattasi del suo spettacolo teatrale "Signori… le patè de la maison", la cui prima sarà domani. Appunto, non lo stesso giorno della premiazione e nemmeno quello dopo, ma due giorni dopo.
Monta con prepotenza allora, il dubbio che più che un impegno inderogabile (va bene essere professionali, ma la Sardegna non è poi così lontana) si trattasse di una sorta di ripicca da parte dell'attrice, la voglia di far intendere che dopo "lo sgarro" degli Oscar lei, di Sorrentino e compagni, non voglia più sentirne parlare. D'altronde Sabrina l'ha detto: "Sapete cosa vi dico? La salita mia è un passo alla volta e io ho ancora un bel po' di anni davanti. A Hollywood io prima o poi ci vado. Dovesse pure essere per il remake di A spasso con Daisy". Qualunque fosse la motivazione della sua assenza di ieri, siamo abbastanza sicuri che in quel caso la Ferilli non si farà accompagnare da Sorrentino. Nel frattempo, da quest'altra parte, ovvero da Sorrentino e compagnia, non arriva alcun commento, silenzio così come in occasione della polemica iniziale.