Steven Soderbergh realizzerà un sequel di Contagion: “Sarà un film filosofico”
Tra i film che più spesso in questi mesi ci è capitato di associare a quanto abbiamo vissuto in quest'anno, c'è stato senza dubbio Contagion. Quello che viene raccontato del lungometraggio diretto da Steven Soderbergh da marzo in poi non è stato più solo frutto di fantasia e sceneggiatura, ma della realtà. A questo proposito il regista ha confermato che sta lavorando ad un sequel del film realizzato quasi dieci anni fa.
L'idea di un sequel
Il film raccontava di un virus scoperto in Cina e dalla rapida diffusione attraverso quelli che ora in gergo chiamiamo droplets (le goccioline) emanati mentre parliamo, respiriamo. Quando arrivò nelle sale ebbe un successo incredibile e adesso che ci siamo trovati a vivere quello che qualcuno aveva immaginato, secondo il regista Soderbergh c'è bisogno di un secondo capitolo che non racconti cosa è successo dopo il disastro, ma che ci dia una visione più filosofica di quanto è accaduto. Lo ha spiegato con efficacia nel podcast Happy.Sad.Confused condotto da Josh Horowitz
Non è un sequel in senso letterale. Sto lavorando a un progetto ancora in via di sviluppo e Scott Burns mi sta aiutando. Si tratta di un sequel filosofico di Contagion, ma ambientato in un contesto differente. Li potrete considerare collegati, ma si tratta di due cose molto diverse. Con Scott ne abbiamo discusso e abbiamo detto: come possiamo replicare in maniera nuova una storia alla Contagion? È un po’ che ci lavoriamo, dovremmo forse accelerare il passo.
Il film ebbe una grande risonanza anche perché il cast era davvero degno di nota. Tanti gli attori protagonisti divi di Hollywood: Matt Damon, Jude Law, Gwyneth Paltrow, Kate Winslet, Marion Cotillard e tanti altri. Se mai dovesse realizzarsi il progetto di un secondo film non è detto che non possano tornare alcuni dei protagonisti che abbiamo già visto nel capitolo precedente che, però, è ancora un'idea dalla lontana realizzazione.