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Terence Hill: “Ho saputo della morte di Bud nel posto in cui ci siamo conosciuti”

L’aneddoto di Terence Hill raccontato ai funerali di Bud Spencer: “Quando ho saputo che Bud era morto, io ero ad Almeria nello stesso identico posto dove ci siamo incontrati la prima volta. E dopo il dolore è arrivata una grande calma perché ho capito che niente succede per caso”.
A cura di G.D.
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Si sono svolti questa mattina, alla Chiesa degli Artisti, i funerali di Bud Spencer. Piazza del Popolo era gremita, gente comune ma anche tanti attori e operatori del mondo dello spettacolo: da Carlo Vanzina a Fulvio Lucisano. E poi c'è lui: Terence Hill. La ressa è incontenibile, tutti vogliono abbracciare simbolicamente colui che per Bud Spencer è stato più di un semplice collega, era un amico, se non un fratello.

Il ricordo che Terence Hill ha di Bud Spencer è incredibile, si esprime in maniera lucida e pacata, nonostante sia sovrastato da mani, microfoni, telecamere, come testimonia il servizio di Fanpage.it:

Con Bud c'era la gioia e so già che quando ci rincontreremo le prime parole che mi dirà saranno ‘noi non abbiamo mai litigato!'. Bud ogni volta che ci vedevamo o che mi invitava a mangiare gli spaghetti a casa sua mi ricordava che non avevamo mai litigato. La ragione è che ci rispettavamo e ci amavamo e insieme ci divertivamo.

La prima volta che si sono incontrati era ad Almeria, in Spagna, sul set di "Dio perdona, io no". Ed era proprio ad Almeria che Terence Hill ha ricevuto la notizia della morte di Bud Spencer, un aneddoto che ha voluto ricordare così ai microfoni dei giornalisti

Carlo stava girando un film in Spagna con Giuseppe Colizzi, ("Dio perdona, io no", ndr) Bud era il cane e l'attore che rappresentava nella storia il gatto si ruppe una gamba allora mi chiamarono per sostituirlo. Appena arrivato sul set Colizzi mi ha detto ‘spogliati', mi ha dato la maglia, il cappello e la pistola e mi ha presentato Carlo. La prima scena è stata subito una scazzottata. In quel film abbiamo inventato anche il modo di cadere, che poi abbiamo insegnato al messicano del film ‘Lo chiamavano Trinità' che di botte ne prendeva tante. Vi ho raccontato questo aneddoto divertente, perché quando Giuseppe (figlio di Carlo Pedersoli, ndr), mi ha chiamato per dirmi che Bud era morto io ero ad Almeria nello stesso identico posto dove ci siamo incontrati la prima volta. Dopo il dispiacere e il dolore è arrivata una grande calma perché ho capito che niente succede per caso.

Ai funerali di Bud Spencer, grande commozione e tantissimi applausi. All'ingresso della bara in chiesa, e alla sua uscita, la banda ha intonato "Dune Buggy", celebre brano degli Oliver Onions, colonna sonora di "Altrimenti ci arrabbiamo".

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