The French Dispatch: il trailer del nuovo film di Wes Anderson
Quando si parla di Wes Anderson non si può far altro che restare col fiato sospeso ad aspettare quale altra meravigliosa pellicola sia stata generata dalla sua mente a dir poco geniale. Ed ecco che non tradisce le aspettative il trailer del nuovo film del rivoluzionario regista, ovvero The French Dispatch, pellicola che sarà nelle sale americane il 24 Luglio, anche se potrebbe essere proiettata in anteprima al Festival di Cannes. In Italia il film potrebbe arrivare verosimilmente dopo l'estate, sebbene non se ne abbia ancora una conferma.
Il cast stellare
Il nuovo progetto cinematografico del regista texano è senza dubbio ambizioso, come ogni film che porta la sua firma d'altronde. Dal trailer diffuso solo qualche ora fa, è particolarmente evidente la cifra stilistica del noto cineasta che si serve di una fotografia inusuale, dai colori decisi che sfocia nella staticità dell'arte, con quella geometria perfetta e quel movimento quasi macchiettistico degli attori che rende l'intero racconto quasi surreale. Compaiono nel corso dei due minuti e venticinque secondi di immagini tratte dal film i volti dei protagonisti. Un cast stellare da Benicio Del Toro a Jeffrey Wright, da Tilda Swinton a Timothee Chalamet, e poi ancora Adrien Brody, Francec McDormand, Lea Seydoux, Owen Wilson, Mathieu Almaric, Stephen Park e Bill Murray.
Ognuno di questi grandi nomi del cinema ricoprirà un ruolo particolare, ad esempio: Bill Murray, uno dei fedelissimi di Anderson, interpreta il redattore della pubblicazione Arthur Howitzer Jr., un personaggio ispirato all'editore fondatore del New Yorker, Harold Ross. Owen Wilson interpreta la scrittrice Herbsaint Sazerac, vari altri membri della redazione sono interpretati da Tilda Swinton che ricopre il ruolo della scrittrice JKL Berensen, Elisabeth Moss, Fisher Stevens, Griffin Dunne e Wally Wolodarsky rappresentato come un giornalista intento a modificare sempre il suo articolo, come se mancasse sempre qualcosa nella stesura finale.
Altri personaggi di rilievo nella pellicola sono il commerciante d'arte di Adrien Brody, il cui nome sarà Julian Cadazio (il cui profilo è ispirato alle tematiche di una sfilza di profili newyorkesi del 1951 scritti sul conto di Lord Duveen, il collezionista d'arte di Lois Smith Upshur Clampette; Henry Winkler e Bob Balaban come zii e partner commerciali di Upshur, Benicio Del Toro nelle vesti dell'artista incarcerato Moses Rosenthaler, Léa Seydoux è la musa di Mosè e guardia carceraria Simone, Jeffrey Wright sarà il giornalista Roebuck Wright nato da un insieme costruito sulle figure di James Baldwin e AJ Liebling, infine Frances McDormand è la giornalista Lucinda Krementz e Timothée Chalamet e Lyna Khoudri nei panni di due studenti rivoluzionari, Zeffirelli e Juliette.
La trama
La pellicola si svolge in una cittadina francese del XX secolo, Ennui-sur-Blasé, dove ha sede la redazione del French Dispatch, un inserto della testata statunitense Evening Sun di Liberty, in Kansas che ruota attorno alla cronaca e alla cultura generale. Un avvenimento inaspettato, come la morte del direttore della rivista, porterà la redazione ad elaborare un numero speciale composto dai migliori pezzi pubblicati nel corso degli anni. Tra casi di cronaca e vicende curiose ci si immerge totalmente nel mondo del giornalismo, riproducendo la vera macchina della stampa, nella sua magica ed unica frenesia. Tra gli avvenimenti raccontati in questo numero commemorativo ci sono la ricostruzione del rapimento di uno chef, la storia di un artista condannato all'ergastolo per duplice omicidio e un reportage delle rivolte studentesche del Sessantotto.
Il tutto viene riproposto da Wes Anderson nel suo modo inimitabile di dar vita alle immagini, quasi come se fossero dei quadri animati, i cui personaggi sono svegliati nel loro statico e immutabile vivere. Il regista ha poi dichiarato che il film è "una lettera d'amore nei confronti dei giornalisti. Di un giornalista che crea la sua rivista. È più un ritratto di quest'uomo, di questo giornalista che lotta per scrivere ciò che vuole scrivere. Non è un film sulla libertà di stampa, ma quando parli di giornalisti parli anche di quello che sta succedendo nel mondo reale".