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The Help, storia d’integrazione razziale e coraggio negli USA degli anni ‘60

Dopo aver conquistato 5 nomination ai Golden Globe, il film di Tate Taylor arriva nelle sale italiane e sicuramente in corsa per i prossimi Oscar. La pellicola è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Kathryn Stockett e presenta un cast tutto al femminile davvero eccezionale: Emma Stone, Bryce Dallas Howard, Viola Davis, Octavia Spencer.
A cura di Ciro Brandi
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Dopo aver conquistato 5 nomination ai Golden Globe, il film di Tate Taylor arriva nelle sale italiane e sicuramente in corsa per i prossimi Oscar. La pellicola è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Kathryn Stockett e presenta un cast tutto al femminile davvero eccezionale: Emma Stone, Bryce Dallas Howard, Viola Davis, Octavia Spencer (Golden Globe 2012 come miglior attrice non protagonista).

Anni ’60. Jackson, Stato del Mississipi. Aibileen Clark (Viola Davis) è una domestica afro-americana che ha passato la maggior parte della sua vita a crescere i figli dei bianchi e che da poco tempo ha perso il suo unico figlio; Minny Jackson (Octavia Spencer) è una domestica afro-americana il cui carattere spinoso l'ha portata a tensioni con i propri datori di lavoro, da cui è stata licenziata più volte, costringendola a farsi in quattro per mantenere la numerosa famiglia; Eugenia "Skeeter" Phelan (Emma Stone) è una giovane ragazza bianca, da poco tornata a casa dopo la laurea, che rispetto alle sue coetanee è un'anticonformista, focalizzata più sulla sua carriera che a mettere su famiglia. Le storie di queste tre donne s’intrecciano, portandole a lavorare segretamente a un progetto che scuoterà la società di Jackson, divisa ancora tra bianchi e neri a causa delle tensioni razziali.

The Help” è stato distribuito negli USA il 10 agosto 2011 ed ha ricevuto subito il consenso di critica e pubblico, portando a casa tre Critics’Choice Movie Awards. Nelle nomination ai Golden Globe 2012 era in gara con film come “L’arte di vincere” con Brad Pitt, “The Descendants” e “Le Idi di Marzo” con George Clooney e “War Horse” di Spielberg. Una grandissima soddisfazione.

La pellicola è essenzialmente un film sull’integrazione razziale, sull’amicizia, sui rapporti e la condizione delle donne statunitensi negli anni ’60. Uno spaccato scritto e messo in scena in maniera egregia da Tate Taylor. Tutto funziona alla perfezione: la fotografia di Stephen Goldblatt, eterea e fatta di colori brillanti, il montaggio di Hughes Winborne, le musiche di Thomas Newman, i costumi di Sharen Davis, sono tutti elementi che hanno contribuito al successo clamoroso del film.

Le donne del cast sono semplicemente favolose: divertenti, coraggiose, lavoratrici, irriverenti, tutte le spettatrici potranno identificarsi in ognuna di loro. Il punto di vista delle domestiche nere di quell’epoca ci mostra  quanto siano isteriche, annoiate e represse le ricche donne bianche per le quali lavorano, emozionandoci e facendoci divertire allo stesso tempo. Grandioso il ruolo di Emma Stone, di famiglia borghese, neolaureata bianca, con aspirazioni da giornalista, la quale decide di raccogliere le storie di queste domestiche in un libro.

Il tono e l’atmosfera sono volutamente leggeri e assolutamente non patetici (non dimentichiamo che la casa di distribuzione è la Walt Disney Pictures). La storia scivola via con semplicità, coinvolgendoci fin dal primo minuto e lasciandoci alla fine commossi ma col sorriso sulla faccia. Il cinema ha bisogno di pellicole di questo tipo.

Voto: 9

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