The Lady: il trailer, la trama e il cast
The Lady è il nuovo capolavoro firmato Luc Besson, incentrato sulla straordinaria vita dell'attivista birmana, figlia del generale capo del Partito Comunista Birmano, Aung San Suu Kyi e di suo marito, Michael Aris. Dal 23 marzo arriva nei nostri cinema, un film evento, già presentato in anteprima al Festival Internazionale del Film di Roma raccogliendo consensi e strappando applausi a scena aperta, che racconta tutta la tormentata lotta della donna per portare la democrazia nel suo paese, unito all'amore per il marito che, complice il regime ostile e pericoloso, resterà lontano nei momenti di profonda difficoltà.
C’è il timore di non essere fedeli alla realtà o, al contrario, di restare troppo legati ad essa. Soprattutto quando non c'è nessuno in grado
di guidarti. […] Michelle (si riferisce alla Yeoh, interprete di Aung San Suu Kyi, ndr) era totalmente assorbita dal suo personaggio, bastava vederla per capire che la sua interpretazione sarebbe stata eccezionale. Quando arrivava sul set al mattino, i duecento birmani attorno a lei si zittivano chiedendosi se fosse davvero lei o no.
Il cast – Tutto ruota intorno a Michelle Yeoh (Memorie di una geisha, La tigre e il dragone) e a David Thewlis (Harry Potter, Anonymous, Sette anni in Tibet), rispettivamente Aung San Suu Kyi e suo marito Michael Aris. Anche se il buon Thewlis è impegnato nel doppio ruolo, interpreta infatti anche il fratello gemello di Michael, Anthony Aris. All'origine del progetto resta ovviamente l'attrice originaria della Malesia che, da subito, ha sentito il peso del ruolo, essendo cosciente del fatto che interpretare Aung conferiva immediatamente una grande responsabilità. Il lavoro di ricerca del personaggio è partito dalle sue pubblicazioni, fino a leggere le stesse letture preferite dall'attivista e, ovviamente, ad imparare alla perfezione il birmano. La famiglia di Aung si completa con i suoi due figli, Alex e Kim, intepretati rispettivamente da Jonathan Woodhouse e Jonathan Raggett.
Il regista e i suoi obiettivi – Se uno spericolato come Luc Besson, guida una delle storie del mondo contemporaneo più commoventi, il risultato non può che essere eccellente. Gli attori, del resto, all'unanimità ne lodano l'atteggiamento pragmatico e il suo totale coinvolgimento al progetto. Per la Yeoh, la figura di Luc Besson può essere sintetizzata come quella di un orologio svizzero: "Se ti da un orario, puoi star sicuro che è quello. Mi piace molto come lavora e rispetta tutti, dal primo attore alle comparse". Anche David Thewlis spende parole di elogio: "Luc sa tirare fuori il meglio di me, nonostante sia molto difficile perché di natura io sono un pigro". L'obiettivo finale del regista, della produzione e di tutti quelli che hanno partecipato alla realizzazione di questo straordinario film è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla situazione politica in Birmania, amplificando i grandi sforzi di Aung Sang Suu Kyi. Denunciare e mostrare la totale mancanza di libertà che esiste in alcuni paesi e che ci sono persone disposte a sacrificare la propria vita, pur di recuperare l'identità e la patria. Sperando che la causa possa servire a riportare l'attenzione mediatica in Birmania, dove sussiste ancora, nonostante l'eroina sia stata liberata, una dittatura de facto.