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Toni Servillo riceverà il Nastro d’argento 2020 alla carriera

L’attore riceverà il riconoscimento nella cerimonia prevista “a distanza” a fine giugno. Per Servillo, è il coronamento di una carriera fatta di personaggi memorabili, dal Divo Giulio Andreotti al Berlusconi di Loro, dal Titta Di Girolamo de Le conseguenze dell’amore al Jep Gambardella di La grande bellezza.
A cura di Valeria Morini
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Toni Servillo riceverà il Nastro d'argento 2020 alla carriera. Un riconoscimento che va a premiare la carriera eclettica di uno degli attori più grandi nel cinema italiano dell'ultimo quarto di secolo, capace di regalare una vera e propria galleria di personaggi indimenticabili. Servillo riceverà il premio nel corso della serata di premiazione prevista alla fine di giugno a Roma. I nomi dei candidati ai Nastri d'argento verranno proclamati il 27 maggio dalle ore 12.

I ruoli più belli di Toni Servillo

In carriera, l'attore napoletano classe 1959 ha ricevuto già quattro Nastri d'argento. Interprete di spicco del teatro, è stato lanciato al cinema da Mario Martone, che lo ha diretto in una serie di titoli tra cui "Morte di un matematico napoletano" e "I vesuviani". Il sodalizio che l'ha portato alla consacrazione definitiva presso il grande pubblico è però quello con Paolo Sorrentino, a partire da "L'uomo in più". Tra i personaggi più grandiosi si ricordano il Titta Di Girolamo in "Le conseguenze dell'amore", la maschera di Giulio Andreotti ne "Il Divo", o lo scrittore in crisi esistenziale Jep Gambardella di "La grande bellezza", tutti di Sorrentino. Per quest'ultimo ha interpretato anche Silvio Berlusconi nel dittico "Loro". Ricordiamo inoltre il Giuseppe Mazzini in "Noi credevamo" di Martone, il Franco di "Gomorra" di Matteo Garrone o il commissario Giovanni Sanzio in "La ragazza del lago". Il prossimo impegno sarà in "Qui rido io" ancora di Martone, nel ruolo di Eduardo Scarpetta.

I Nastri d'argento 2020 consegnati a distanza

Insieme ai David di Donatello i Nastri d'argento sono i più importanti premi cinematografici italiani, nonché i più antichi in assoluto. Il riconoscimento è stato istituito nel 1946 dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI). Solitamente la premiazione si tiene presso il suggestivo Teatro antico di Taormina, ma quest'anno si svolgerà a Roma, con una consegna dei premi "a distanza", com'è avvenuto con i David. “Nastri con mascherina e guanti, sanificazioni, e distanziamento sociale, ma comunque ‘live’ – ha spiegato la presidente Laura Delli Colli – in un omaggio, mai come quest’anno, all’insegna della solidarietà con tutto il cinema, dalla regia ai protagonisti, ma anche a tutti i lavoratori ‘invisibili’, dietro le quinte. Un mondo di talenti, di tecnici e di grande artigianato al quale, oltre l’incoraggiamento e il riconoscimento dei premi, auguriamo soprattutto di poter tornare al lavoro".

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