Truffa al patrimonio di Alberto Sordi, l’autista: “Non sono un delinquente”
Non riesce a credere che pensino di lui come un delinquente. E' amareggiato, deluso e sconfitto il peruviano Arturo Artadi, artista di fiducia di Alberto Sordi, in servizio da ben 23 anni, che risulta essere tra gli indagati per circonvenzione di incapace ai danni di Aurelia, la sorella di Albertone. Lui ha ricevuto la procura sui beni di Aurelia, l'intero patrimonio dell'attore, con lui altri due iscritti al registro degli indagati. Contattato dalla redazione dei Il messaggero, Artadi si sfoga: "Se avessi voluto raggirare la signorina Aurelia, mi sarei fatto intestare un testamento".
"Amministro le spese di casa". La procura generale sui conti di Alberto Sordi non è mai stata usata da Artadi, a rivelarlo è lo stesso autista che assicura che la signora Aurelia sta bene ed è lucida, non è incapace di intendere e di volere. L'autista peruviano, con il suo consenso, amministra le spese di casa consultandola in tutto. Sul perché sia scattata un'inchiesta nei sui confronti, Artadi non sa darsi una spiegazione, lui è però pronto a tutto per dimostrare la sua innocenza, anche a rinunciare alla procura sui beni di Aurelia.
Tre i nomi iscritti sul registro degli indagati, secondo la magistratura Artadi, con il notaio Gabriele Sciumbadi, che ha redatto l'atto, e l'avvocato civilista Francesca Piccolella, che ha curato la pratica, avrebbero tutti agito in concorso ai danni della signorina Aurelia per poter mettere le mani sull'incredibile patrimonio di Alberto Sordi.