Tunisia, il set di Star Wars diventa meta turistica dei fan
Tutti in Tunisia per rendere omaggio a Star Wars. Chissà se aveva immaginato anche questo George Lucas quando, nel 1976, girò le prime immagini della saga nella valle del Sidi Bouhel, a sud di Tunisi. Ora quel luogo è di culto per migliaia di appassionati che ogni anno arrivano in massa ma mai come quest'anno, complice l'uscita del settimo capitolo "Il risveglio della Forza", il primo firmato da J.J. Abrams. Sidi Bouhlel è un luogo incantevole, una valle che è già stata utilizzata in passato per le scene originali di film come "Il paziente inglese" e "I predatori dell'arca perduta". Sono passati 40 anni ma la valle non ha perso il suo smalto, resta sempre com'è: magnetica e incantevole.
Sidi Bouhlel ha offerto la sua vastità e bellezza per la regione desolata di Jundland, sul pianeta Tattoine, laddove Luke Skywalker venne attaccato da un gruppo di Raiders, prima che Obi-Wan Kenobi venisse a salvarlo. Rivediamo il deserto di Jundland anche ne "La minaccia fantasma", in "Una nuova speranza" e ne "Il risveglio della forza".
Stormtroopers in marcia per rilanciare il turismo a Tunisi
Già nel 2014 le truppe di assalto di Guerre Stellari sfilarono lungo il viale di Tunisi dove avvennero, nel 2011, gli scontri della Primavera araba. L'iniziativa fu realizzata proprio per attrarre i turisti e preservare i luoghi dove il film fu girato, luoghi sempre più colpiti dal deterioramento delle sabbie del deserto. Cinque anni dopo quegli scontri e due anni dopo le iniziative prese dalle associazioni volontarie e dalle istituzioni tunisine, si può dire con che il terreno perduto è stato recuperato con successo. Oggi la Tunisia sembra distante dalle violenze di cinque anni fa.