Ugly Betty arrivederci al cinema

E’ strano. Ma quando una serie tanto amata chiude, chi per anni l’ha seguita con passione continua a chiedersi “cosa potrebbe succedere dopo?”. E forse, è proprio per rispondere a questa domanda che negli ultimi anni stiamo assistendo alla trasposizione di molte serie dal piccolo al grande schermo. La più famosa è indubbiamente Sex and the city, che si appresta a tornare con il suo secondo capitolo cinematografico. Poi c’è Veronica Mars, il cui script è ancora in fase di scrittura, mentre quello di 24 non aspetta che di essere realizzato.  In rampa di lancio per un ipotetico sbarco al cinema c’è anche Ugly Betty, la serie con protagonista America Ferrera cancellata nei mesi scorsi dalla Abc.

Mercoledì 14 aprile è andato in scena l’atto conclusivo di una delle serie più divertenti degli ultimi anni. Spente le luci del set e chiuse per sempre (?) le porte di Mode Magazine è tempo di pensare al futuro. E nell’immediato futuro di Ugly Betty potrebbe esserci proprio una sua versione cinematografica. A farsi portavoce di questa crociata è Anna Ortiz, l’attrice che nello show interpreta Hilda Suarez, sorella maggiore di Betty, l’intelligente e poco avvenente redattrice di Mode che in questa quarta stagione da brutto anatroccolo si è trasformata in un bel cigno, dicendo addio all’apparecchio.

In un’intervista a Latina.com, la Ortiz  ha rivelato qualcosa sull'eventuale salto al cinema. “Ne abbiamo parlato per un po’ ed è qualcosa che America [Ferrera] amerebbe fare”, afferma Anna Ortiz che continua elogiando la sua sorella di set: “Quella ragazza è molto determinata e non riesco ad immaginare che non riesca a realizzare tutto quello che ha in mente”. “Ugly Betty per la mia vita ha significato molto. Ho una nuova famiglia. Ho una sicurezza economica che prima non avevo. E ho fiducia in me stessa e nelle mie possibilità di attrice”. Nessun indugio quindi a riprendere il ruolo di Hilda anche al cinema. Sul finale l’attrice non si sbottona molto, limitandosi ad una frase sibillina: “Tutti i personaggi troveranno la loro colla”. A buon intenditor poche parole.

Enrica Raia