Un mese fa moriva Ennio Morricone, il figlio Andrea: “Se n’è andato da fuoriclasse”
Il 6 luglio ci lasciava Ennio Morricone. A un mese dalla morte del Maestro, il figlio Andrea lo ha ricordato su SkyTg24. Anche lui compositore e direttore d'orchestra, ha spiegato che persino il modo in cui suo padre ha detto addio a questo mondo è stato quello di un fuoriclasse. Ha riconosciuto, poi, l'importante ruolo della madre Maria Travia, che ha saputo stare al fianco di Morricone anche quando si è rinchiuso nel silenzio:
"Devo dire che gli ultimi giorni sono stati un grande esempio, li ha vissuti come un fuoriclasse. Mi ha insegnato tantissime cose. Ho lavorato a varie colonne sonore, soprattutto all'inizio. Poi mi ha caricato di vari manoscritti. […] Dietro l'attività di un uomo così, c'è mia madre e la sua capacità di stargli vicino tutti i giorni, consigliarlo ma soprattutto essere presente nei suoi momenti di silenzio. Mio padre, soprattutto negli ultimi tempi, era molto silenzioso, chiuso, assorto nei suoi pensieri. Mia madre si dava da fare per intrattenere gli ospiti che c'erano a casa nostra, cercando di coinvolgerlo. Qualche volta mio padre interveniva nel discorso ma sempre da fuoriclasse. Gli insegnamenti che mi ha dato sono sconfinati. Cresceranno in me e produrranno in maniera multiforme, tantissimi miei lavori".
Tante pietre a ricordar, la canzone per le vittime del crollo del Ponte Morandi
Uno degli ultimi brani di Ennio Morricone, è stato il suggestivo Tante pietre a ricordar. Il Maestro, tramite la melodia, ha voluto ricordare le vittime del crollo del Ponte Morandi. Inoltre, ha rimarcato l'importanza di reagire e di unire le forze per attuare una rinascita, dopo una tale tragedia:
"Tante pietre a ricordar è l'ultimo brano che mio padre consegna al mondo, scritto per la costruzione del ponte di Genova. A sottolineare il valore del lavoro di molti e il fine unico che li ha riuniti. È un brano melodico. La melodia è creata dalla voce di una bambina e ripresa dal coro. Comincia pianissimo e finisce forte. C'è un senso di profonda amarezza, malinconia, ma al tempo stesso si avverte la voglia di una rinascita, di fare qualcosa di nuovo, la capacità di reagire".
L'amicizia con Sergio Leone, uniti nel tifo della Roma
Infine, Andrea Morricone ha ricordato anche la grande amicizia che univa suo padre Ennio e il regista Sergio Leone. I due condividevano la passione per la stessa squadra di calcio. Entrambi tifavano per la Roma: "Erano i tempi della Roma di Falcao e di altri grandissimi giocatori. Insieme a Sergio abbiamo passato delle domeniche pazzesche”.