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Veronica Tulli, cantante con la sindrome delle ossa di vetro: “Che palle il pietismo sui disabili”

Si chiama ‘Cuore di bambola’, il docufilm di Antonio Di Domenico che narra la storia di Veronica Tulli alias Lulu Rimmel. La cantante, 30 anni originaria di Roma, è affetta da osteogenesi imperfetta, conosciuta anche come sindrome delle ossa di vetro. Non ha mai permesso che la malattia ostacolasse i suoi sogni.
A cura di Daniela Seclì
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Martedì 22 ottobre, al cinema Barberini a Roma, verrà mostrato in anteprima il docufilm ‘Cuore di bambola‘. Il regista Antonio Di Domenico, per questo suo progetto, si è ispirato alla storia di Veronica Tulli, trentenne romana affetta da osteogenesi imperfetta, conosciuta anche come sindrome delle ossa di vetro.

Chi è Veronica Tulli alias Lulu Rimmel

Veronica Tulli è una ragazza energica e coraggiosa, che non ha alcuna intenzione di lasciarsi limitare dalla sua malattia. A Corriere.it, infatti, ha raccontato: "Sono in carrozzina da sempre, ma non abbandono i miei sogni per questo". Appassionata di musica, a 17 anni ha deciso di concentrarsi seriamente su quest'arte e ha preso lezioni di canto e gospel. Poi ha deciso di intraprendere anche gli studi in quella direzione. È iscritta, infatti, a Beni Culturali, sezione musicale, a Tor Vergata. Quando si esibisce, preferisce lasciare dietro le quinte la sedia a rotelle. Non vuole che quello strumento che a lei serve per camminare, faccia distrarre dalla sua musica e generi in chi la osserva un inutile pietismo:

"Non mi piace portarla sul palco. È solo qualcosa che mi serve per camminare. Non è tutto ciò che sono, anzi non mi rispecchia affatto. E rompe lo schema di ciò che voglio trasmettere. Che palle il pietismo sui disabili. Non c’è mai un equilibrio: o ci vedono come esserini da proteggere o ci ignorano".

Le parole del regista Antonio Di Domenico

Antonio Di Domenico è rimasto sinceramente colpito dalla forza di Veronica Tulli. Il regista ha ironizzato: "Di fragile ha solo le ossa". Quindi ha spiegato con quale obiettivo ha lavorato al docufilm ‘Cuore di bambola':

"Volevamo raccontare una storia in cui possono rispecchiarsi tutti, quella di una cantante che cerca di emergere e fare della musica un lavoro. Bellezza, sensualità, fascino non sono preclusi ai disabili. ‘Lulu Rimmel' lo dimostra".

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