Vincent Cassel è Paul Gauguin nel film sulla vita del pittore diretto da Eduard Deluc
Tra gli artisti più conosciuti, apprezzati e amati per il suo estro e la sensibilità c'è Paul Gauguin, il maestro del post-Impressionismo che è stato il soggetto di molti film in cui si è cercato di riprodurre la sua vita. Ultima pellicola che racconta la vita di questo eccezionale pittore è firmata dal regista Eduard Deluc e si intitola "Gauguin" e dal 17 settembre è possibile vederla al cinema, per conto di Draka Distribution. A vestirne i panni è Vincent Cassel.
La trama del film
La vita di Gauguin si presta ad essere il fulcro di una narrazione cinematografica, non solo perché è stato uno dei fautori di un movimento artistico tra i più importanti dell'Ottocento, ma anche perché umanamente ha dimostrato di essere un personaggio incredibile, le cui scelte di vita sono state il più delle volte radicali. Il film è liberamente ispirato ad un opera scritta proprio dal pittore ovvero ‘Noa Noa: The Tahiti Journal', un vero e proprio albo illustrato in cui è raccontata la sua esperienza nell'isola della Polinesia francese. Risale al 1891, infatti, la decisione di lasciare l'Europa per recarsi in un luogo che potesse infondergli una nuova ispirazione e Gauguin decise di allontanarsi quanto più possibile dalla sua terra natia. A Tahiti incontrò Tehura l'amore della sua vita, nonché musa dei suoi lavori. Ma non mancheranno riferimenti alla sua amicizia con Van Gogh.
Le impressioni del regista
A descrivere nel dettaglio la genesi del suo lavoro è proprio Eduard Deluc che ha raccontato come è nata l'idea di realizzare quello che è il diciottesimo film sulla vita di questo artista, descritto in una maniera inconsueta e molto più riflessiva:
Questo film nasce dalla mia scoperta di ‘Noa Noa', il racconto illustrato che Gauguin produsse nel suo primo soggiorno a Tahiti dal 1891 al 1893 . È un'opera letteraria di grande poesia, un racconto d'avventura con un tocco di romanticismo mozzafiato. È una sorta di diario privato, scritto con grande umanità, sulle sue esperienze tahitiane, in cui combina racconti, impressioni, pensieri, questioni politiche, questioni artistiche, schizzi e acquerelli. In definitiva, è una sorta di sontuosa dichiarazione d'amore per Tahiti, per i tahitiani e per la sua Eva tahitiana. Nel 2012 sono tornato a ‘Noa Noa', poi a tutti gli altri scritti di Gauguin e alla corrispondenza con sua moglie e gli amici. Da tutto quel materiale è emerso il profilo di un personaggio visionario e stimolante, che ha abbracciato la modernità mettendola continuamente in discussione.
Il Gauguin di Vincent Cassel
Interprete di questo ruolo così intenso è Vincent Cassel. L'attore francese ha lasciato che il personaggio entrasse pienamente nel suo essere, appropriandosi di tante piccole sfumature di una personalità così delicata, come lui stesso ha dichiarato e riportato dall'ANSA: "Al cinema, devi fonderti nel ruolo. Ho lasciato crescere la barba, ho perso peso, poiché Gauguin stava morendo di fame. Indossavo anche denti protesici. Il suo aspetto era una miscela della mia fantasia e della realtà. Ho imparato il tahitiano. Ho inventato un'andatura per lui. L'ho costruito con i tocchi. Forse ho inventato un Gauguin un po' più rozzo di come lo vedeva Edouard e l'ho immaginato per cominciare ad entrare nel ruolo".