Woody Allen bloccato dagli editori, nessuno vuole pubblicare il suo libro di memorie
Woody Allen è sicuramente uno dei più grandi registi di Hollywood, il suo fare inconfondibile nel raccontare, tra il filosofico e il canzonatorio, ha rappresentato per decenni un modo differente di fare del cinema, creando delle pellicole memorabili e di successo internazionale. Ma il clamore mediatico verificatosi in seguito alle accuse di molestie rivoltegli dalla figlia adottiva Dylan Farrow, e la pioggia di critiche scatenatesi con il movimento #MeToo, scoppiato in seguito al caso Weinstein, ha procurato delle ripercussioni sulla popolarità del cineasta.
Il rifiuto degli editori
Il New York Times ha riportato la notizia secondo la quale Woody Allen non riesce a trovare un editore che sia interessato a pubblicare il libro delle sue memorie. Già sfumato l'accordo di distribuzione che il regista aveva con Amazon, con cui è in corso una casa milionaria, adesso anche il campo dell'editoria sembrerebbe avere delle remore nel collaborare con il noto regista. Quattro dirigenti di importanti case editrici, rivela il NYT, hanno mostrato una forte diffidenza nell'accettare la sua proposta. E infatti sulle pagine del celebre quotidiano americano emergono considerazioni di questo tipo:
Prima che il movimento #MeToo emergesse con forza, il libro di memorie di Allen sarebbe stato probabilmente molto conteso, dato il suo status culturale. Ma con la sua carriera quasi in declino per l'accusa secondo cui avrebbe molestato sua figlia Dylan Farrow quasi tre decenni fa, la prospettiva di pubblicare il suo memoriale sembra non suscitare molto interesse. Dirigenti di più case editrici hanno detto che un agente che rappresenta Allen si è avvicinato alle loro società per il memoriale alla fine dell'anno scorso, ma che non hanno fatto offerte, soprattutto a causa della pubblicità negativa che avrebbe potuto generare la collaborazione con Allen. Alcuni editori hanno rifiutato persino di leggere il materiale, che apparentemente consisteva in un manoscritto completo. Pur rimanendo una figura culturale significativa, i rischi commerciali di rilasciare un suo ricordo erano troppo scoraggianti.
Le dichiarazioni degli amici
Il NYT riporta anche alcune voci che girano tra gli amici più cari del regista e che, invece, smentiscono l'esistenza di questo memoriale, come quelle della sua produttrice Letty Aronson e il regista Robert Weide, i quali hanno dichiarato di non essere a conoscenza di questo progetto. La scrittrice Daphne Merkin, invece, come dichiarato dal giornale americano, ha rivelato che Woody Allen stava lavorando ad un libro autobiografico da diverso tempo ma, non avendo letto il manoscritto, non era sicura di quale parte della vita, nello specifico, fosse stata omessa o raccontata dal noto regista.