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Woody Allen confessa: “Odio rivedere i miei film”

Uno dei più noti registi di cinema dell’epoca recente anima la conferenza stampa di presentazione del suo ultimo film rivelando alcuni suoi segreti rispetto al rapporto con i film realizzati in passato.
A cura di A. P.
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Come sempre, una conferenza stampa di presentazione di un film di Woody Allen non può mai essere qualcosa di approssimativo e insignificante. Il regista ha risposto alle domande dei giornalisti in occasione della presentazione del suo nuovo film, il 46esimo della sua carriera, "Irrational Man", interpretato da Joaquin Phoenix, Emma Stone e Parker Posey, oltre allo stesso Woody Allen. Prossimo agli 80 anni, il regista New Yorkese non ha risparmiato le solite battute riferite all'argomento della morte e del tempo che passa, anche e soprattutto connesse al sollievo che, in relazione a queste cose, procura proprio il fare cinema. Allen ha difatti affermato che creare film sia una sorta di cura a questa ossessione ricorrente: "Mi permette di non pensare al corpo che si disfa, ai capelli che cadono e alla morte che mi aspetta in agguato». Internet? «Non ho il computer e non so cosa sia la tecnologia".

Allen è senza dubbio tra i registi e pensatori di cinema più brillanti della storia recente, non solo per il suo essere prolifico, ma anche per la capacità di saper sempre alimentare la curiosità del pubblico, in maniera quasi indistinta, nel corso degli anni. A breve si darà anche alla nuova onda, ovvero la serie televisiva, visto che, come noto, Allen dirigerà una serie tv prodotto da Amazon di sei puntate e il suo commento, a cavallo dei giorni in cui la notizia emerse, fu in linea con la sua ironia: "Non so come mi sia fatto coinvolgere". 

Ma non è tutto, perché proprio in occasione della conferenza stampa Allen ha parlato anche del suo rapporto con i suoi film, quelli cui ha dato vita da quando è un cineasta. Come prevedibile, detesta l'idea di riguardarli e di riguardarsi, qualcosa di strettamente correlato anche alla sua intenzione di partecipare sempre e comunque fuori concorso al Festival di Cannes:

Mai mandato un mio film in competizione. Chi ha il diritto di dire se un'opera è meglio di un'altra? Si fa cinema per varie ragioni: per soldi, o per esprimersi. Io lo faccio perché adoro il mio lavoro. Ma non rivedo i miei film. Mai.

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