“Femen – L’Ucraina non è in vendita”, il documentario sulle attiviste a seno nudo
Direttamente dall’ultimo Festival di Venezia, dove si mostrarono in topless sul red carpet, le Femen sbarcano nei nostri cinema col documentario “Femen – L’Ucraina non è in vendita”. Il docufilm, girato dalla regista Kitty Green, segue per un anno intero le loro “originali” e irriverenti proteste femministe, partite da Kiev, nel 2008, e poi divenute famose in tutto il mondo proprio per la pratica si manifestare a seno nudo contro il turismo sessuale, il sessismo, il patriarcato e altre discriminazioni sociali. I loro obiettivi sono sempre stati quelli di incrementare le capacità intellettuali e morali delle giovani donne ucraine e ricostruire l’immagine stessa del loro paese, dando più opportunità alle donne e modificando l’idea che il mondo intero ha dell’Ucraina, da meta di turismo sessuale a paese democratico.
Unite contro ogni tipo di discriminazione e ingiustizia verso le donne
Kitty Green, australiana ma di origini ucraine, è riuscita ad avvicinare Sasha Shevchenko, Inna Shevchenko, Oksana Shachko, Anna Hutsol e le altre attiviste, e ad intervistarle. Attualmente, le Femen sono state costrette ad abbandonare l’Ucraina per iniziare un nuovo capitolo della loro vita a Parigi, e dalle loro parole riusciamo a capire ancora più a fondo i motivi delle loro proteste, scoprendo anche un lato privato che non ci saremmo mai aspettati. Gli slogan scritti sul seno, le frasi forti urlate in piazza, la prigione, le loro foto sbattute in prima pagina su giornali e sui blog di tutto il mondo, tutto per lottare contro la discriminazione e le ingiustizie subite per il solo fatto di essere donne. Certo, il patriarcato postsovietico sarà duro a morire, ma alle Femen va riconosciuto almeno il coraggio di aver detto basta. Il documentario sarà nelle nostre sale – per un evento unico – il 12 giugno nelle sale del circuito Uci Cinemas, quindi, se non volete perderlo, affrettatevi a prenotare i vostri biglietti.