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Oliver Robins sulla maledizione di “Poltergeist”: “Solo tragiche coincidenze”

L’attore, nel film cult del 1982, interpretava il ruolo del piccolo Robbie Freeling, fratello terrorizzato di Heather O’Rourke, la ragazzina posseduta. Oggi, a 43 anni, Robins dice la sua sulla leggenderia maledizione che aleggia sul film e sulle misteriose morti – ben cinque attori – verificatesi negli anni successivi al rilascio nelle sale.
A cura di Ciro Brandi
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Poltergeist – Demoniache presenze” è il film horror del 1982, diretto da Tobe Hooper, co-scritto e prodotto da Steven Spielberg, che ebbe un successo clamoroso e riuscì a portare a casa anche tre nomination agli Oscar. La pellicola incassò quasi 77 milioni di dollari solo negli USA. Negli anni successivi, la produzione decise di girare anche due sequel: “Poltergeist II – L'altra dimensione” (1986) e “Poltergeist III – Ci risiamo” (1988) e nel 1996 è stata realizzata anche la serie televisiva “Poltergeist”, consistente in uno spin-off del film, che ottenne anche un ottimo riscontro di pubblico. Pochi mesi fa, è stato rilasciato l’angosciante trailer del reboot di Sam Raimi e del regista Gil Kenan, ma forse non tutti sanno che un’inquietante storia di morti aleggia attorno agli attori della prima trilogia.

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Cinque attori morti: maledizione o coincidenze?

In una lunga intervista rilasciata al Daily Mail, l’attore Oliver Robins, che all’epoca aveva solo 9 anni, interpretava il ruolo di Robbie Freeling, fratello terrorizzato di Heather O’Rourke (Carol Anne Freeling), la ragazzina posseduta, ha voluto dire la sua sulla leggendaria maledizione che aleggia sul film, da sempre. Dopo le riprese, e negli anni a venire, infatti, gli attori principali del cast sono morti tragicamente. L’attore, oggi regista 43enne, a tal proposito, ha detto:

A dire il vero, io credo che nessuno degli attori o degli addetti ai lavori di “Poltergeist” ha preso mai sul serio questa storia della maledizione. Io penso che non ci sia alcuna maledizione, si tratta solo di tragiche coincidenze. Non ne ho mai parlato neanche con Steven Spielberg, ma credo che lui la pensi come me. Semmai, tutta questa storia non ha fatto altro che aumentare il successo del film e, forse, per questo hanno pensato di farne un remake?

Naturalmente, Robins potrebbe avere anche ragione, ma è davvero  inspiegabile il fatto che cinque attori legati al primo film, e ai successivi sequel, siano morti tragicamente. La prima a perdere la vita fu proprio Heather O'Rourke,  che recitò nel ruolo della piccola Carol Anne Freeling. La bimba perse la vita a soli 12 anni per una rara malattia intestinale, poco prima dell'uscita dell'ultimo film della serie. Durante un intervento, la bambina morì per arresto cardiaco. Di lei Robin ha un ricordo vividissimo, dato che erano molto amici e si frequentavano anche fuori dal set. La sua morte lo devastò, lasciando in lui un enorme vuoto.

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Di lì a poco, anche Dominique Dunne, attrice che interpreta il ruolo di Dana Freeling, la figlia più grande della famiglia. La Dunne fu strangolata a 22 anni dall' ex-fidanzato che non accettava la fine della loro storia. L’assassino fu condannato a soli 6 anni di reclusione e venne rilasciato dopo 3 anni per buona condotta. Julian Beck, invece, che nel film interpreta il ruolo di Henry Kane, il demone del secondo capitolo della trilogia, morì per un tumore allo stomaco. Infine, Will Sampson, che nel secondo film è Taylor lo sciamano, morì tragicamente in seguito a delle difficoltà dovute ad un trapianto di cuore e polmone. L’ultimo episodio, il quinto, si è verificato nel 2009, quando Lou Perry, 67 anni, che nel film interpretava il ruolo di Pugsley, è stato ucciso da un ex-galeotto, recentemente rilasciato, nella sua casa di Austin, in Texas, a colpi d’ascia. Che dire, in bocca al lupo a Sam Raimi e al regista Gil Kenan per il reboot.

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