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Oscar 2015, Graham Moore: “A 16 anni tentai il suicidio, mi sentivo diverso”

Moore ha vinto il premio per la Miglior sceneggiatura non originale per “The Imitation Game”, sulla vita del matematico gay Alan Turing. Il suo discorso toccante ha commosso tutti: “Vorrei che questo momento fosse per quel ragazzo là fuori che si sente strano, o diverso, o non riesce ad adattarsi. Puoi farcela”.
A cura di Valeria Morini
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Uno dei momenti più emozionanti dell'87esima edizione degli Oscar è stato senza dubbio il discorso di ringraziamento di Graham Moore, premiato con l'Oscar per la miglior sceneggiatura non originale andato al film "The Imitation Game". 34 anni, al suo primo script per il grande schermo, Moore ha lasciato senza fiato il pubblico con le sue parole toccanti e commoventi, in cui ha raccontato la sua passione per la vita del matematico Alan Turing, al centro del film, e soprattutto le difficoltà vissute un'adolescenza particolarmente difficile. Omosessuale dichiarato (come lo stesso Turing, morto suicida perché ostracizzato in un'Inghilterra degli anni 50 dove essere gay era ancora reato), Moore ha raccontato di aver tentato di uccidersi quando aveva solo sedici anni. E ha voluto incoraggiare chiunque si senta "strano, diverso", chi "non sente di appartenere a questo mondo".

Sono ossessionato dalla storia di Turing da quando ero un adolescente. È sempre stato un eroe per me. Era il ragazzo più intelligente in qualsiasi stanza entrasse. Ed era un uomo gay. Alan Turing non ha mai avuto a stare su un palco come questo e guardare tutte questi volti incredibilmente meravigliosi. Io lo sto facendoi. E questa credo che sia la cosa più ingiusta che abbia mai visto. Quindi, voglio usare questo breve momento che ho a disposizione qui per dire questo. Quando avevo 16 anni ho tentato il suicidio perché mi sentivo strano, mi sentivo diverso, mi sentivo di non appartenere a questo mondo. Ed ora, sono qui. E vorrei che questo momento fosse per quel ragazzo là fuori che si sente strano, o diverso, o non riesce ad adattarsi. Puoi farcela. Te lo prometto: puoi farcela. Fallo. Resta strano. Resta diverso. E quando sarà il tuo turno e sarai in piedi su questo palcoscenico, ti prego, passa questo messaggio a chi verrà dopo di te.

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