“Un tuffo nel passato” – La recensione
Steve Pink dirige questa esilarante commedia dalla tematica surreale e atipica. I protagonisti principali sono John Cusack e Rob Corddry.
Al centro della storia troviamo tre amici, Adam (John Cusack), Nick (Craig Robinson) e Lou (Rob Corddry), insoddisfatti delle loro vite. Adam è stato lasciato dalla ragazza e vive con suo nipote Jacob; Nick ha un lavoro insoddisfacente e pensa che sua moglie lo tradisca; Lou è un eterno Peter Pan ubriacone. Gli amici decidono di riunirsi e andare a passare un week-end nello stesso hotel dove nel 1986 passarono le più belle vacanze invernali della loro gioventù. Ma una volta arrivati, un errore improvviso trasforma la loro vasca idromassaggio in una macchina del tempo che li catapulta proprio nel 1986. Agli occhi degli altri il loro aspetto esteriore è cambiato, ma la loro mente è rimasta ai tempi moderni.
A dispetto del plot non troppo “impegnato”, la commedia ha quel qualcosa in più che c’incuriosisce e ci fa passare piacevolmente una serata al cinema. Omaggiando la celeberrima saga di “Ritorno al Futuro”, attraverso molte citazioni e la presenza di Crispin Glover, il mitico papà di Martyh McFly, “Un tuffo nel passato” (“Hot Tub Time machine” è il titolo originale) è una pellicola fresca, vivace, effervescente, un misto tra “Una Notte da Leoni”, il nostrano “Vacanze di Natale”, “American Pie” e “Ritorno al Futuro”, oltre a tutti i riferimenti alle commedie sul tema del “ritorno improvviso e momentaneo alla gioventù” di cui Hollywood è piena.
L’idea della vasca jacuzzi trasformata in macchina del tempo è uno stranissimo pretesto per portare gli sbandati negli anni Ottanta, ma ne vale la pena, dato che la ricostruzione del periodo è davvero ben fatta, dettagliata e nostalgica quanto basta, e prende di mira i vizi e le virtù della società di allora. Ma attenzione perché la pellicola, seppur con molta ironia, contiene delle scene molto irriverenti e sfrontate, anche se già viste al cinema, soprattutto nella saga di “American Pie” e “Scary Movie”, però preferiamo non anticipare nulla. L’alchimia tra gli attori funziona alla grande, anche se fa uno strano effetto vedere “l’impegnato” John Cusack in una commedia simile.
Voto: 6-