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Addio al cinema di ‘Er Patata’: “Poco lavoro, ho aperto una pescheria”

L’attore Roberto Brunetti, celebre per il suo ruolo nel film “Fuochi d’artificio” e anche per “Romanzo Criminale”, ha deciso di reinventarsi da molti mesi, optando per l’apertura di un’attività commerciale. Il suo è un arrivederci al cinema, dove la crisi imperversa, ma tornerebbe per un film con De Sica o Verdone.
A cura di Andrea Parrella
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Per la verità non si può definire un vero e proprio addio, per lo meno non spontaneo, ma certamente condizionato dal fattore esterno che mette un po' tutti gli ambiti nello stesso calderone: la crisi. Che c'è, esiste e fa sentire il suo peso anche su un settore come il cinema, dove a patirne gli effetti sono specialmente quei mestieranti che non rientrano tra i grandi nomi, dunque non in grado di condizionare smottamenti nello star system. È il caso di Roberto Brunetti, che chiamato così può certamente non evocare grandi ricordi, ma basta il suo soprannome-etichetta che il cinema gli ha affibbiato, per capire subito di chi si stia parlando: ‘er patata'. Personaggio esploso nel film di Leonardo Pieraccioni "Fuochi d'artificio", poi divenuto ancor più famoso per la sua partecipazione ad una delle prime imprese seriali di Sky, ovvero "Romanzo Criminale". Le Iene avevano parlato in un servizio di qualche mese fa proprio del fenomeno della crisi nel cinema, interpellando Brunetti e raccontando la sua storia.

"Non è un abbandono, ma un arrivederci"

Romano doc, negli ultimi tempi ha deciso di fare una scelta, più che altro vincolata da condizioni esterne abbastanza lampanti ed evidenti: "Non c'è tutto questo lavoro al cinema", spiega in un'intervista a Top. Con questa dichiarazone Roberto fa intendere che il suo percorso di vita prende una piega differente da quella del caratterista cinematografico. Non è un addio definitivo, quanto semmai un arrivederci, assolutamente aperto ad eventuali offerte ed occasioni in futuro, per dare un break piacevole alla sua attività del momento: "Abbandonare è un parolone. Diciamo che ho cercato di ampliare la mia vita. Ma se qualcuno mi chiamasse per recitare – ha spiegato a “Top” – perché no? Ci starei molto volentieri. Basterebbe mettere un cartello sulla serranda del negozio: "Chiuso per film”…”.

De Sica e Verdone nei suoi sogni

E quindi il suo presente è dettato dalla consapevolezza di doversi reinventare, crearsi altre occasioni e possibilità. Da qualche tempo ha infatti aperto una pescheria, optando per un mestiere che già conosce da diverso tempo. Ma sono inevitabili le domande sui suoi desideri cinematografici, cosa sognerebbe per il suo eventuale ritorno sul grande schermo. Lui risponde sinceramente:

Mi piacerebbe fare un film di Natale con Christian De Sica, oppure tornare a fare qualcosa con quelli che già mi conoscono. Ma soprattutto vorrei fare qualcosa con Carlo Verdone: tra romani ci s'intende. Quando andavo allo stadio a vedere la partita qualche volta l'ho incontrato. Siamo romanisti sfegatati tutti e due. Con me è sempre stato molto carino. Magari si ricorda e mi chiama

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