Addio alla pellicola cinematografica, dal 2014 solo formato digitale
Addio alle pellicole cinematografiche. Il 2013 sarà l'ultimo anno in cui saranno in circolazione, un colpo di coda che si concluderà con i film di Natale di quest'anno. Poi verrà il digitale, e dal 2014 sarà l'unico formato a essere contemplato. Addio alle celebri "pizze", in auge dai tempi d'oro del cinema fino a qualche decennio fa. L'unica fabbrica Kodak che ancora ne produce è a Rochester in Illinois, ma l'azienda giapponese è in bancarotta da tempo. Stesso discorso per la Fuji che si è convertita reinventandosi nell'industria cosmetica. A Cinecittà l'ufficio storico ha chiuso, l'unico materiale disponibile si ordina dagli Usa, rigorosamente online. L'offerta cala in proporzione alla domanda, sono sempre meno i registi che usano le "pizze", solo 2 su 10 resistono, tra cui il nostro Paolo Sorrentino che ha raccontato la Roma decadente de La Grande Bellezza alla vecchia maniera. Il montaggio però è tutto in digitale, un semplice click anziché il nastro che si riavvolge.
Nel 35% delle sale cinematografiche l'aggiornamento è ancora in corso. Addio anche agli stampatori; le fabbriche storiche Technicolor e Delux hanno chiuso gli stabilimenti italiani; Maurizia Graziosi amministratore della società in Italia racconta:
Stampavamo per tutto il mondo, al ritmo di 500 copie al giorno. Abbiamo aperto nel 1999, i periti chimici e gli operai assunti tra i giovani del Comune e poi formati nella fabbrica di Londra.
Poi la chiusura, e 120 dipendenti licenziati in tronco. Il passaggio non è stato privo di costi; circa 55mila euro per ogni sala per sostituire i proiettori analogici con un impianto digitale. Le proteste non sono mancate:
In Italia abbiamo circa 3500 schermi, quelli in difficoltà saranno 500. Ma il ritmo della conversione aumenterà nei prossimi mesi.
Racconta Luca Proto, vicepresidente di Anec, Associazione esercenti cinema. La figura professionale del proiezionista scomparirà, e verrà sostituita da quella dell'operatore al pc, che basterà a gestire anche 10 sale. Il cinema su pellicola è destinato a diventare un prodotto di nicchia, proprio come la fotografia analogica.