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Alex di ‘Arancia meccanica’ è tornato: il drugo Malcolm McDowell 44 anni dopo

A distanza di oltre quattro decenni, l’attore inglese appare in un’immagine che lo ritrae vestito come Alex, il personaggio del capolavoro di Kubrick che più gli ha dato notorietà. McDowell tornerà presto in sala: sta girando “31”, il nuovo horror di Rob Zombie.
A cura di Valeria Morini
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Quando, nel 1971, Stanley Kubrick portò sul grande schermo "Arancia meccanica", il suo adattamento cinematografico del romanzo di Anthony Burgess (in Italia conosciuto come "Un'arancia a orologeria"), in Gran Bretagna il film fu ritirato dalle sale dopo che lettere anonime avevano minacciato lo stesso regista. Ci vollero quasi trent'anni prima che il film riuscisse finalmente a vedere il buio delle sale inglesi. La storia di Alex e della sua banda di feroci Drughi era troppo violenta e radicale, troppo avanguardistica per l'epoca: il capolavoro di Kubrick è ancora oggi un indicibile pugno nello stomaco e un'opera sorprendente attuale come riflessione sui lati più distorti della società. Al di là del suo immenso valore artistico, il film ha forse tuttavia imprigionato il suo interprete principale, l'ottimo Malcolm McDowell, nella "gabbia" dell'iconico Alex DeLarge, che resta senza dubbio uno dei cattivi più disturbanti di sempre.

A distanza di 44 anni, l'attore inglese è apparso in quest'immagine che lo vede abbigliato in modo molto simile a quello del suo personaggio più noto. E si può dire che non abbia perso nulla dell'inquietante sguardo psicopatico eppure affascinante dell'antieroe kubrickiano. La filmografia di McDowell, in realtà, è vastissima. Nato da una famiglia proletaria di Leeds nel 1943, l'attore ha lavorato a lungo in tv per poi esordire a 25 anni con il cult "Se…" di Lindsay Anderson, uno dei titoli di punta del cinema britannico dell'epoca. Dopo la consacrazione con Kubrick, nel 1979 viene scelto nientemeno che da Tinto Brass per il suo audace "Caligola". Con quella capacità di rendere così bene  la perversione dell'animo umano, nessuno meglio di lui poteva interpretare il dissoluto imperatore romano.

Dopo decine e decine di titoli, che comprendono anche l'apparizione in veste di doppiatore in serie tv animate come "Batman" o di guest star in "CSI" e "The Mentalist", tra i suoi ruoli più recenti al cinema si registra quello del dottor Loomis nei due "Halloween" firmati da Rob Zombie. Non è un caso che prossimamente apparirà nel nuovo horror dello stesso Zombie, "31". È inutile: con quello sguardo adorabilmente psicotico, McDowell non smetterà mai di dare i brividi.

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