Alex Vincent oggi: Andy de “La bambola assassina” ha uno studio di registrazione
Nel 1988, Alex Vincent aveva solo 7 anni quando Tom Holland gli affidò la parte del piccolo Andy nel terrificante cult “La bambola assassina”. Al centro della storia c’è Chucky, la bambola posseduta dallo spirito del serial killer Charles Lee Ray, che sceglierà proprio Andy come umano in cui riversarsi per non rimanere intrappolato per sempre nell’angosciante pupazzo dai capelli rossi. Prima di quel momento, però, mieterà tantissime vittime. La pellicola ebbe un successo al di fuori di ogni aspettativa, incassando circa 44 milioni di dollari in tutto il mondo e lanciando Alex Vincent nel firmamento di Hollywood. Oggi, però, quel bimbo prodigio oltre ad essere stato legato a doppio filo al franchise horror, ha deciso di unire al cinema anche la sua passione per la musica.
“La bambola assassina 2” e la pausa dalle scene
Già nel 1989, Vincent è nel cast del drammatico “Le ragioni del cuore”, di Dominique Deruddere, noto anche col titolo “…Aspetta primavera Bandini”. Il piccolo recita con Joe Mantegna e Ornella Muti. Nel 1990, invece, Mark Halliday lo vuole in “Just Like in the Movie”, e, nello stesso anno, è ancora nei panni di Andy nel sequel “La bambola assassina 2”, diretto da John Lafia. Tre anni dopo, Vincent è sul set di “My Family Treasure”, diretto da Rolfe Kanefsky, per prendersi poi una lunga pausa dal cinema.
La laurea in Ingegneria del suono e “La maledizione di Chucky”
Durante gli anni in cui è stato lontano dal grande schermo, Vincent si è trasferito dal New Jersey alla Florida, dove ha frequentato la Full Sail University per studiare ingegneria del suono e post-produzione audio. Nel 2008, è tornato al cinema con il film horror “Dead Country”, di Andrew Merkelbach e nel 2009 ha completato gli studi laureandosi in Recording Arts. Nel 2011, invece, è sul set di “On The Ropes”, di Mark Noyce e Hamdy Taha ma l’horror è il suo genere, e quindi già nel 2013 gira “House Guest”, per la regia di Jake Jalbert. Nello stesso anno, i fan del franchise che l’ha reso famoso lo ritrovano nei panni di Andy Barclay ne “La maledizione di Chucky”, diretto da Don Mancini e ambientato 25 anni dopo il primo capitolo.
Lo studio di registrazione e “Il culto di Chucky”
Negli ultimi anni, Alex Vincent ha aperto un proprio studio di registrazione – AV Productions, in Florida – ma ha scritto anche delle sceneggiature e ha pubblicato libri di poesie. Partecipa spesso a raduni di fan e ha convention sul cinema horror, per la gioia di tutti i fan di Chucky e delle pellicole che hanno segnato una generazione. Ma non finisce qui, perché, il regista Don Mancini lo ha voluto ancora nella parte di Andy nella pellicola “Il culto di Chucky”, settimo capitolo della saga. Il film non è uscito nelle sale ed è stato distribuito per il mercato home video lo scorso ottobre, in Nord America e anche in Italia.