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Amanda Lear: “Ho sempre amato la testa degli uomini, ma con David Bowie litigavo per i fondotinta”

Amanda Lear è da sempre una delle grandi protagoniste dello spettacolo italiano, dove ha ricoperto i ruoli più disparati, da conduttrice a cantante, ad attrice. L’artista, tra le protagoniste del film “Metti una notte” trasmesso su Sky Cinema Uno, si è raccontata parlando della sua carriera, dei suoi desideri futuri e della sua intimità.
A cura di Ilaria Costabile
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Amanda Lear è uno dei personaggi più noti dello spettacolo italiano e non solo. Ultimamente ha preso parte al film di Cosimo Messeri, Metti una notte, a cui è stato attribuito il premio Panorama Italiano alla Festa del Cinema di Roma, e che attualmente è disponibile su Sky Cinema Uno. L'icone francese interpreta una donna anziana in questa pellicola, un ruolo che caratterialmente non le si addice, ma di cui si è innamorata, come ha raccontato in un'intervista rilasciata alla testata Leggo, dove ha parlato anche della sua poliedrica carriera.

Il rapporto con il cinema italiano

Amanda Lear è sempre stato sinonimo di seduzione e di attrazione, vederla quindi nei panni di una nonna è una scena a dir poco inedita, ma per il film diretto da Cosimo Messeri ha vinto la sua ritrosia, interpretando una nonna fuori dal comune,come racconta lei stessa alla testata: "Quando ho saputo che dovevo fare una nonna, ho detto: “Una nonna? Chi? Io?”. Poi ho letto il copione e mi sono innamorata di questa donna che è una nonna sui generis, eccentrica, svampita, mitomane, un personaggio surreale, perfetto per me. Ma la storia è tutta un po’ fuori dalla realtà, quasi una fiaba". Eppure in questi anni non ha ricoperto molti ruoli nel cinema italiano, dove i suoi film risalgono a diverso tempo fa, mentre dichiara che avrebbe voluto cimentarsi di più:

Ho sempre adorato il vostro cinema, sono stata amica di Zeffirelli, De Sica, Bolognini. Oggi credo che il meglio arrivi dai giovani e preferisco lavorare con un autore alla sua opera prima piuttosto che strapagata in una super produzione. Mi sarebbe piaciuto farne di più anche qui, in Italia, così come in Francia. Qui mi sono fermata a Zio Adolfo in arte Fuhrer con Celentano. Un disastro

La carriera da pittrice, cantante e modella

La carriera di Amanda Lear è stata davvero ricca, si è infatti cimentata non solo come attrice, ma anche come cantante, come modella, pittrice, il suo è un autentico bisogno d'arte: "Adoro comunicare: con un quadro, con una canzone… ho bisogno di sedurre, di sentire l’approvazione della gente ma soprattutto di darle gioia. È il senso dell’arte". In ognuna di questa vesti, l'artista 81enne ha dichiarato di essersi trovata a suo agio, apprezzando le sue doti in primis come pittrice, poi come attrice, soprattutto teatrale, il palcoscenico le ha insegnato a modulare la voce anche se a questo proposito non nasconde un pizzico di severità con sé stessa: "Per carità, mai avuta ’sta gran voce, mai stata Mina né la Vanoni. Però ho venduto 28 milioni di dischi. Sarà il stato carisma di quel timbro che s’inventarono i produttori tedeschi: cercavano una nuova Dietrich".

Amanda Lear e gli uomini

Il fatto che Amanda Lear sia stata una grande seduttrice non è certo un mistero e lei stessa ha sempre dichiarato di aver avuto molti uomini, relazioni passionali anche con grandi nomi dell'arte e dello spettacolo. Proprio a questo proposito, l'artista francese ha dichiarato di non essere mai stata attratta dal bello, quanto dalla curiosità e dalla mente degli uomini con cui è stata e fa due esempi esemplari: "Ho sempre amato la testa degli uomini, mai sospirato per un bicipite. Salvador Dalì e David Bowie non erano certo adoni, ero incantata dalla loro creatività, dal loro essere eccentrici, antiborghesi. C’erano anche scontri, a volte, specie con Bowie perché mi rubava i fondotinta e siccome la sera non si struccava mi macchiava le federe". 

Il desiderio che Woody Allen la chiami per un film

Nel suo futuro la diva vede dinanzi a sé la sua casa in Provenza, la sua arte, la scrittura e anche la possibilità di tornare sul grande schermo, con un desiderio su tutti: "Spero mi chiami Woody Allen tanto per far capire meglio che Amanda non è solo quella di “Voulez-vous un rendez-vous tomorrow…”. Al di là dei desideri, come ogni giorno, curerò i miei ulivi, in mezzo a questo bel verde della Provenza, cucinerò sano, darò da mangiare ai miei gatti, dipingerò, scriverò e se passa di qui qualche bel ragazzo magari ci si può fare compagnia … non pensi a cose strane, ho già tirato giù la saracinesca". 

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