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Andy Serkis: “Cesare di Apes Revolution è come Nelson Mandela”

Dal 30 luglio vedremo l’attore al cinema nel sequel de “L’alba del pianeta delle scimmie”. In un’intervista rilasciata a Leggo.it ha spiegato come si sia ispirato a Nelson Mandela, per creare il personaggio di Cesare, un primate evoluto.
A cura di Daniela Seclì
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Il 30 luglio arriverà al cinema "Apes Revolution", il sequel de "L'alba del pianeta delle scimmie". Il 23 luglio, però, verrà proiettato in esclusiva, durante la serata finale di premiazione del Fantafestival. L'attore Andy Serkis, che nel film veste i panni del primate evoluto Cesare, si è raccontato a Leggo.it. Ha spiegato che il suo personaggio si evolverà sia fisicamente che psicologicamente e inizierà a parlare. L'attore ha raccontato come ha dovuto lavorare sul linguaggio del primate:

"È stata una sfida. Prima di girare abbiamo fatto una preparazione fisica per creare il linguaggio delle scimmie. Era come se Cesare dovesse trovare ogni parola dentro di sé, anche grazie alle emozioni."

Il messaggio politico di Apes Revolution

Andy Serkis ha voluto chiarire l'importante messaggio di fondo, che caratterizza questo film. Un messaggio che ha una certa connotazione politica e che tende a dimostrare che con la violenza non si fa che attirare altra violenza:

"Attraverso il racconto di sentimenti intimi, come la necessità di protezione della famiglia, mostra come nascono i conflitti, come la violenza porta violenza e sia necessaria la pace. Il mio Cesare è un leader egualitario, che ascolta gli altri."

Cesare come Nelson Mandela

Se c'è un personaggio politico a cui Andy Serkis si è ispirato per ricreare l'atteggiamento di Cesare è Nelson Mandela. L'attore, nel corso dell'intervista con Leggo.it, infatti, ha dichiarato:

"Nelson Mandela, per il ruolo importantissimo che ha avuto nel difendere le persone da un regime oppressivo in un paese diviso. Uno pronto a morire per le sue idee."

Nel futuro dell'attore, diversi progetti nelle vesti di regista, dal "Libro della giungla" a "La fattoria degli animali" di Orwell. Andy Serkis sembra essere completamente rapito dalla tecnica della performance capture, di cui dice:

"La mia faccia è stata scansionata mille volte e gli studios possiedono ogni mia singola espressione. La performance capture è come un vestito magico che ti fa essere ciò che vuoi, senza limiti. E sono felice di usarlo per personaggi che permettono di parlare di cose importanti a un pubblico enorme."

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