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Antonio Albanese: “Cetto La Qualunque è un moderato rispetto ai politici veri”

L’attore torna a vestire i panni di uno dei suoi personaggi più celebri per la terza volta sul grande schermo, con “Cetto c’è, senzadubbiamente”. Alla vigilia dell’uscita in sala del 21 novembre, ha svelato com’è nato il personaggio, da una clamorosa storia vera: “Ogni volta che lo interpreto mi vergogno”.
A cura di Valeria Morini
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Antonio Albanese torna per la terza volta sul grande schermo nei panni di Cetto La Qualunque, maschera della politica corrotta contemporanea, in "Cetto c'è, senzadubbiamente", in sala dal 21 novembre. Dopo "Qualunquemente" (2011) e "Tutto tutto niente niente" (2012), il terzo capitolo, sempre diretto da Giulio Manfredonia, ci mostra un Cetto monarca assoluto. Una parodia che non si allontana di molto dalla realtà, come ha raccontato Albanese a Cinematografo.it.

Amo la comicità in modo viscerale, ma fare questo lavoro è diventato sempre più difficile perché la realtà supera ogni forma di immaginazione. Per quanto sia sopra le righe, Cetto è ormai un moderato e questo mi spaventa. (…) Mi spaventa che possa esserci una sola persona alla guida di un Paese e che si seguano solo le sue idee. In più mi terrorizza che i propri figli possano essere educati alla Cetto: è successo veramente che un uomo ha mandato in carcere suo figlio intestandogli delle case.

Antonio Albanese svela com'è nato il personaggio di Cetto

Albanese, in compenso, non teme che il suo Cetto (nato in Rai nel 2003 all'interno di Non c'è problema, ma portato al successo nei programmi della Gialappa's Band) rischi di far diventare simpatici i personaggi più negativi della politica italiana: "Non credo possa succedere questo. Ho rispetto di questo paese. E poi allora Scorsese lo avrebbero dovuto arrestare e io dovrei fare prosa". L'attore ha svelato la genesi del personaggio, confermando che la realtà può essere può estrema della fantasia:

Ogni volta che lo interpreto a teatro mi vergogno come una bestia. Ognuna di queste caratteristiche mi provoca il torcicollo spasmodico, una forma di esaurimento rara e molto pericolosa. Sono tutti aspetti che odio profondamente, ma ho sentito il bisogno di esaltarli e il desiderio di mostrare questa mostruosità che continua purtroppo a convivere con noi. Il personaggio è nato un giorno in cui durante una tribuna politica ho visto un candidato tirare fuori una foto della moglie dell'avversario e urlare ‘questa è una bottana, non potete votare questo cornuto'. Non è un caso che Cetto è sempre più attuale: lui è una sorta di esempio di quello che non si deve essere.

Cetto c'è, senzadubbiamente – La trama e il cast

In "Cetto c'è, senzadubbiamente" ritroviamo il protagonista a 10 anni dalla sua elezione a sindaco di Marina di Sopra. Cetto la Qualunque vive in Germania, manda avanti una catena di ristoranti e pizzerie, ha una compagna tedesca e due suoceri neonazisti. La malattia dell’amata zia che lo ha cresciuto lo spinge però a tornare in Italia, dove farà un'inattesa scoperta sul suo passato e sui suoi natali. Al fianco di Albanese, il cast comprende Davide Giordano (Melo La Qualunque), Lorenza Indovina (Carmen La Qualunque), Nicola Rignanese, Caterina Shulha, Gianfelice Imparato, Paola Lavini, Maria Rosaria Russo, Manfredi Saavedra (Biondo), Cesare Capitani e Guido Roncalli.

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