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Arriva al cinema “Hereditary – Le radici del male”, L’Esorcista dei nostri giorni

Toni Collette è Annie Graham, una donna che con la sua famiglia vive una vita apparentemente tranquilla. Fino a quando Ellen, la sua anziana mamma, muore e da quel momento verranno fuori una serie di segreti terrificanti che obbligherà tutti i membri della famiglia ad affrontare il tragico destino che sembrano aver ereditato da sempre. Al cinema dal 25 luglio.
A cura di Ciro Brandi
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Lo sceneggiatore e regista Ari Aster esordisce alla regia di un lungometraggio con “Hereditary – Le radici del male”, film horror che è già diventato un piccolo caso cinematografico. Al centro della narrazione c’è Annie Graham – interpretata da una straordinaria Toni Collette -che, con la sua famiglia, vive una vita apparentemente tranquilla. Fino a quando Ellen, la sua anziana mamma, muore e da quel momento verranno fuori una serie di segreti terrificanti che obbligherà tutti i membri della famiglia ad affrontare il tragico destino che sembrano aver ereditato da sempre.

Aster ha trasformato una tragedia familiare in qualcosa di profondamente inquietante, spingendo il genere horror su un nuovo terreno ancora più agghiacciante che il “Time Out New York” ha definito addirittura come “L’Esorcista dei nostri giorni”. Lo stesso regista ha dichiarato quanto segue:

Questa è una storia che parla di persone che sono incapaci di agire. I Graham sono come delle statuette in una casa delle bambole manipolata da forze maligne. E' un film sulla nostra discendenza e sull’impossibilità di scegliere la nostra famiglia o quello che c’è nel nostro sangue, racconta l’orrore dell’essere nati in un contesto sul quale non si ha il controllo. Non c’è niente di più inquietante, secondo me, dell’idea di non avere alcun potere.

La fotografia del film è di Pawel Pogorzelski mentre il montaggio è di Jennifer Lame e Lucian Johnston. Le musiche invece sono state composte dal grande sassofonista Colin Stetson. “Hereditary – Le radici del male” sarà nelle nostre sale a partire dal prossimo 25 luglio.

La trama

Annie Graham è un'artista miniaturista che vive una vita apparentemente tranquilla con suo marito Steve e i figli Peter di 16 anni e la piccola Charlie 13. Quando Ellen, l’anziana mamma di Annie, muore i suoi familiari cominciano lentamente a scoprire una serie di segreti oscuri e terrificanti sulla loro famiglia che li obbligherà ad affrontare il tragico destino che sembrano aver ereditato e da cui non sembra esserci alcuna via di scampo.

Il cast

Nel curriculum della talentuosa Toni Collette (Annie Graham) ci sono film come “Il Sesto Senso”, “The Hours”, “About a boy”, “Little Miss Sunshine” ed è stata la protagonista della serie tv “United States of Tara”, dove interpreta il ruolo di una madre affetta da personalità multiple. Per la sua perfomance in “Hereditary” si vocifera anche di una sua potenziale candidatura ai prossimi Oscar. Con lei ci sono Alex Wolff (Peter Graham), visto recentemente nel film “Jumanji – Benvenuti nella giungla”, poi Milly Shapiro (Charlie Graham), Gabriel Byrne (Steve Graham) e Ann Dowd (Joan).

Le curiosità sul film che dovete sapere

1. In una recente intervista, Alex Wolff, nel film nei panni di Peter, ha detto che nella scena in cui sbatte con la testa contro il banco della scuola (che possiamo vedere anche nel trailer), si è rotto veramente il naso dato che la produzione non l’aveva sostituita con una più morbida e fatta di gommapiuma.

2. Ari Aster ha dichiarato di essere stato influenzato da film come “Rosemary's Baby – Nastro rosso a New York”(1968); “Sussurri e grida”(1977); “A Venezia… un dicembre rosso shocking”(1973); “Carrie  – Lo sguardo di Satana”(1976) e “Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante”(1989).

3. Toni Collette ha 22 anni in meno rispetto a Gabriel Byrne, suo marito nel film.

4. Secondo il The Sydney Morning Herald, il trailer di “Hereditary” è stato proiettato per sbaglio prima del film per famiglie “Peter Rabbit”, creando panico e scompiglio tra le famiglie e i bambini presenti in un cinema della città australiana.

5. Il regista ha voluto costruire la casa dei Graham in un enorme teatro per avere la possibilità di rimuovere i muri e i tetti e ricreare, così, la classica struttura da casa di bambole, elemento molto ricorrente nel film.

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