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Arriva Borat 2, Sacha Baron Cohen ha già girato il seguito in gran segreto

Da qualche tempo si vocifera di un seguito per “Borat – Studio culturale sull’America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan”. Ed ecco arrivare l’inattesa sorpresa da parte di Cohen: secondo Collider, il sequel è stato già girato, completato e addirittura proiettato ad alcuni addetti ai lavori.
A cura di Valeria Morini
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Ottima notizia per i fan di Sacha Baron Cohen: uno dei personaggi più famosi del comico britannico sta per tornare. Già da mesi circolano voci su un possibile sequel del cult "Borat – Studio culturale sull'America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan", ma ora è Collider a lanciare lo scoop inatteso: secondo il sito americano, Cohen avrebbe già girato e completato "Borat 2". Addirittura, il film sarebbe stato proiettato ad alcuni addetti ai lavori. Incredibilmente, l'attore è riuscito a mantenere il massimo segreto sulla lavorazione.

Cosa sappiamo della trama di Borat 2

Collider assicura che si tratta di un film a tutti gli effetti e non di una trovata pubblicitaria. Effettivamente, qualche tempo fa Cohen era stato avvistato a Los Angeles nel costume di Borat. Al momento si sa poco della trama, salvo il fatto che il bizzarro protagonista sarebbe un giornalista che effettua interviste "sotto copertura". Gira voce che l'intenzione di Cohen sia lanciare il film in concomitanza delle elezioni presidenziali americane di novembre.

Il successo di Borat

"Borat – Studio culturale sull'America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan", diretto da Larry Charles e uscito nel 2006, è stato un enorme successo da 262 milioni di dollari in tutto il mondo. Cohen, noto per i suoi personaggi satirici e dissacranti portati al cinema (il gangsta-rapper Ali G, il giornalista di moda Brüno, il dittatore Hafez Aladee) vi interpreta Borat Sagdiyev, giornalista kazako inviato negli Stati Uniti per studiarne usi e costumi. Politicamente scorretto e irriverente, il film è stato candidato per la migliore sceneggiatura non originale, ha segnato l'immaginario collettivo (pensiamo all'assurdo costume da bagno indossato da Cohen) e suscitato non poche controversie, con divieti in quasi tutto il mondo arabo e le proteste del governo del Kazakistan, che successivamente ha però ammesso come la pellicola abbia incrementato il turismo nel Paese asiatico.

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