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Arriva “L’ultima ora”, il thriller psicologico diretto da Sébastien Marnier

Marnier ci porta nel collegio di Saint Joseph dove, un giorno, un professore si suicida gettandosi nel vuoto. Al suo posto arriva il supplente Pierre Hoffman (Lauren Lafitte) e, fin da subito, nota che negli alunni qualcosa non va. Il Preside gli confermerà che si tratta di una classe fatta di ragazzi dalle menti geniali e sei di loro sono molto uniti. Pierre, però, nutre molti sospetti e ritiene che siano collegati, in qualche modo, alla morte del collega. Al cinema dal 4 luglio.
A cura di Ciro Brandi
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Sébastien Marnier sbarca al cinema con la sua seconda prova da regista, “L’ultima ora”(“L’heure de la sortie”), un thriller psicologico che farà la felicità di tutti gli amanti del genere. La pellicola – presentata al 75esimo Festival di Venezia e tratta dall’omonimo romanzo di Christophe Dufossé, edito in Italia da Einaudi – è ambientata nel prestigioso collegio privato di Saint Joseph dove, un giorno, un professore si suicida gettandosi nel vuoto, sotto gli occhi dei suoi alunni. Al suo posto arriverà il giovane supplente Pierre Hoffman (Lauren Lafitte) e, fin da subito, nota che in quegli alunni qualcosa non va. Il Preside gli confermerà che si tratta di una classe fatta di ragazzi dalle menti geniali e sei di loro sono molto uniti. Pierre, però, nutre molti sospetti e ritiene che siano collegati, in qualche modo, alla morte del collega. Nel cast con Lafitte, ci sono anche Emmanuelle Bercot, Gringe, Grégory Montel e Pascal Greggory.

Marnier ha letto il romanzo di Dufossé ben 15 anni fa e a tal proposito ha detto:

Ho letto il romanzo di Dufossé quindici anni fa ed ero rimasto sopraffatto dal fascino delle situazioni che sapeva raccontare: un insegnante che si suicida davanti alla sua classe, l’atmosfera di sospetto che circonda gli studenti, un piano indecifrabile che un gruppo di adolescenti sta mettendo in atto… Avrei voluto che fosse il mio primo film, ma sono felice di averlo girato solo molti anni più tardi, quando la situazione politica e ambientale in tutto il mondo, e in Francia in particolare, si è fatta ancora più preoccupante. La realtà diventa sempre più difficile e lo stesso vale per la visione che i ragazzi protagonisti hanno del loro futuro. Credo che le nuove generazioni siano diventate più consapevoli del mondo in cui vivono e, come abbiamo capito mentre facevamo il casting del film a oltre 150 ragazzi, anche più pessimistiche.

La sceneggiatura è stata scritta dal regista in collaborazione con Elise Griffon mentre Romain Carcanade è il direttore della fotografia. Il montaggio è stato affidato a Isabelle Manquillet invece le scenografie e il trucco sono rispettivamente di Guillaume Deviercy e Magalie Dumas. Le musiche sono state composte da Zombie Zombie. “Lultima ora” sarò distribuito nelle sale italiane da Teodora Film a partire dal prossimo 4 luglio. Da non perdere.

La trama

Al Collegio Saint Joseph, un giorno, un professore si getta dalla finestra sotto gli occhi atterriti degli studenti. Il supplente chiamato a sostituirlo, Pierre, nota da subito qualcosa di strano nella sua classe: un gruppo di sei alunni, molto uniti e dotati di un’incredibile intelligenza precoce, ha un atteggiamento ostile verso chiunque e sembra stia preparando un piano misterioso. Pierre inizia a essere ossessionato da questi sei adolescenti, fino ad essere risucchiato nel loro gioco sinistro.

Il cast

Laurent Lafitte (Pierre) ha iniziato a lavorare nel cinema del 1998 e lo abbiamo visto nei film “I fiumi di porpora”(2000), “Non dirlo a nessuno”(2006), “Piccole bugie tra amici”(2010) e “Due agenti molto speciali”(2012). La bella e talentuosa Emmanuelle Bercot (Catherine), invece, nel 2015 ha vinto il Prix d'interprétation féminine al 68° Festival di Cannes con il film “Mon roi – Il mio re”, di Maiwenn. Gli atri attori del cast sono: Gringe (Steve), Grégory Montel (Michel), Pascal Greggory (Poncin), Luana Bajrami (Apolline), Victor Bonnel (Dimitri), Véronique Ruggia Saura (Francoise) e Thomas Scimeca (Victor).

Le curiosità sul film che dovete sapere

1. Il film di Marnier s’ispira a “Il villaggio dei dannati”(1995), di John Carpenter; “Il nastro bianco”(2005), di Michael Haneke e alle graphic novel di Charles Burns.

2. Il regista ha rivelato che, per rendere al meglio il concetto di incomunicabilità generazionale non ha fatto incontrare Laurent Lafitte con gli interpreti più giovani fino al primo giorno di riprese. Lafitte si è addirittura rifiutato di pranzare con loro per due settimane.

3. Il film ha ricevuto una Menzione speciale allo Stiges – Festival Internazionale del Cinema fantastico della Catalogna

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