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Festival di Cannes 2019

“Attori ubriachi spinti a girare la scena di sesso”: l’accusa a ‘Mektoub’, film-scandalo di Cannes

Non si ferma lo scandalo contro il film di Abdellatif Kechiche, che conta una sequenza di sesso orale della durata di 13 minuti. Secondo quanto dichiarato da un testimone a Midi Libre, il regista avrebbe sottoposto i protagonisti a forti pressioni per girare la scena senza simulazioni, convincendoli con l’aiuto di grandi dosi d’alcool.
A cura di Valeria Morini
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Non si arresta lo scandalo per la lunga scena hard in "Mektoub, My Love: Intermezzo", il film di Abdellatif Kechiche che è stato senza dubbio il titolo più controverso dell'ultimo Festival di Cannes. I 13 minuti di esplicito cunnilingus nei bagni di una discoteca non solo hanno spinto parte del pubblico ad abbandonare la sala, ma continuano a far discutere anche a kermesse conclusa. E dal magazine francese Midi Libre, arrivano rivelazioni piuttosto scioccanti sulla modalità in cui la scena incriminata è stata filmata. Il giornale cita fonti vicine alla produzione sostenendo che la sequenza sarebbe stata girata con forti pressioni sugli attori:

Le riprese delle scene più osé, nella discoteca La Dune, si sono svolte in un'atmosfera di tensione e di pressioni, secondo un testimone che ha assistito. "Il regista ha girato le scene della discoteca per ore e ore, estenuando tutti gli attori, e le riprese si sono prolungate fino a tarda sera. Voleva assolutamente arrivare a una scena di sesso non simulata, cosa per cui gli attori non erano disposti. A furia di insistere nel corso delle ore e a causa dell'alcol, che sul posto veniva consumato regolarmente, è riuscito ad ottenere quello che voleva". Secondo questo testimone, il processo avrebbe suscitato un vero malessere nei presenti che hanno assistito a queste pressioni insistenti sugli attori.

La trama di Mektoub, My Love: Intermezzo

L'accusa è decisamente grave e getta ulteriore benzina sul fuoco, dopo lo scandalo alla visione della scena hot e le critiche negative ricevute dalla stampa americana (il film è stato invece ben accolto da quella europea). Il film è il seguito di "Mektoub, My Love: Canto Uno" (presentato due anni fa a Venezia) e racconta le vicende di un gruppo di giovani in una cittadina costiera francese alla fine dell'estate 1994. La trama, molto scarna, si racchiude nello spazio di un giorno e una notte e gran parte delle 3 ore e 25 minuti di durata del film è ambientata nella discoteca in cui trova spazio, per l'appunto, la contestata scena hard. Va notato che l'attrice protagonista del rapporto orale, Ophelie Bau, è apparsa regolarmente sul red carpet ma ha lasciato la proiezione prima della fine e non si è presentata al photocall né alla conferenza stampa del giorno dopo.

Kechiche accusato di aggressione

Kechiche si trova investito da una nuova polemica, dopo le accuse di aggressione sessuale che gli sono state rivolte da un'attrice (rimasta anonima) nell'autunno 2018. Il regista ha negato fermamente di aver commesso il reato. Qualche anno fa, il franco-tunisino fece scandalo anche con le scene saffiche decisamente spinte di "La vita di Adele" (Palma d'Oro a Cannes): le due attrici Adèle Exarchopoulos e Léa Seydoux spiegarono di aver provato molto imbarazzo sul set e di essersi sentite spesso "violate" nel dover girare sequenze a un così alto tasso di erotismo.

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