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“Basic Instinct”: il film scandalo con Sharon Stone usciva 25 anni fa

Il film di Paul Verhoeven, con Sharon Stone e Michael Douglas, usciva il 20 marzo 1992, in USA, suscitando scalpore e polemiche, ma incassando anche 353 milioni di dollari globalmente. Ancora oggi, la scena dell’accavallamento della Stone, durante l’interrogatorio, è un cult e, da quel momento, la sua carriera ha spiccato il volo.
A cura di Ciro Brandi
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"Basic Instinct", il thriller-erotico diretto da Paul Verhoeven e scritto da Joe Eszterhas, usciva negli USA, precisamente, il 20 marzo 1992, e racconta la storia del detective Nick Curran (Michael Douglas) che indaga sull’omicidio di un ex star del rock, compiuto con un punteruolo da ghiaccio. La principale sospettata è Catherine Tramell (Sharon Stone), scrittrice e psicologa di successo, bisessuale e misteriosa. Tra i due, presto nasce una perversa relazione, che si complicherà a causa di Beth (Jeanne Tripplehorn), una psicologa legata a Nick, che sembra avere legami passati con Catherine.

I protagonisti e la scena cult

La pellicola suscitò molto scalpore in quegli anni, soprattutto per le numerose scene erotiche e violente, che fecero scattare vari divieti in molti paesi del mondo. Naturalmente, ciò ne aumentò l’appeal, facendolo diventare uno dei successi commerciali più remunerativi di sempre. La sexy Sharon Stone, all’epoca, aveva solo 34 anni e il suo fascino magnetico catalizzò l’attenzione dei media di tutto il mondo, soprattutto perché la fama della pellicola è legata, in assoluto, alla scena del suo accavallamento durante l’interrogatorio, in cui mostrava di non portare le mutandine. In seguito, l’attrice ha dichiarato che quella scena fu girata a tradimento e che, alla proiezione al Festival di Cannes, voleva addirittura schiaffeggiare il regista per averle teso un tranello. Michale Douglas, invece, era già un sex symbol e, anche se si cercava un attore più giovane per la parte del protagonista maschile (Douglas aveva 47 anni), il regista fece modificare la sceneggiatura a suo favore.

Le polemiche, gli incassi e le nomination

Verhoeven sapeva benissimo che quel mix di thriller ed erotismo avrebbe portato molte persone in sala, ma anche delle polemiche che sarebbero seguite. Tra le tante, prevalgono quelle che lo accusano di scene troppo spinte, quasi sadomaso, e la rappresentazione negativa del mondo omosessuale. Ma il regista seppe far fronte ad ogni tipo di attacco e, da vero perfezionista, difese a spada tratta la sua creatura, a cui aveva lavorato come un forsennato, affidando la splendida fotografia a Jan De Bont e le musiche a Jerry Goldsmith. Anche la scelta dei protagonisti non fu semplice e, infatti, prima di Michael Douglas furono provinati  circa una ventina di star e per il ruolo di Catherine Tramell circa 50 attrici. Partendo da un budget di 49 milioni di dollari, “Basic Instinct” ne ha incassati circa 353, conquistando anche due nomination ai Golden Globe (Miglior attrice in un film drammatico a Sharon Stone e Migliore colonna sonora originale) e 2 agli Oscar (Miglior montaggio e Migliore colonna sonora).

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