Biancaneve e i 7 nani, 78 anni fa nasceva il film prodotto grazie ai sogni di Walt Disney
"Specchio, specchio delle mie brame…". Il primo lungometraggio Disney compie oggi 78 anni dalla sua prima proiezione (in Italia uscì l'8 dicembre 1938). La storia si basa sulla fiaba omonima dei fratelli Grimm e rappresenta per la Disney una serie di record. Non è soltanto il primo lungometraggio prodotto ma è anche stato il primo ad essere prodotto a colori essere interamente prodotto a colori. Soltanto nella prima uscita, il film riuscì ad incassare la cifra di 8 milioni di dollari in tutto il mondo.
"Biancaneve e i sette nani" è stato premiato con una candidatura agli Oscar del 1938 per la "miglior colonna sonora", grazie a brani classici che vanno da "Ehi-Ho!" a "Il mio amore un dì verrà" fino a "Impara a fischiettar". Fu questa pellicola che consentì a Walt Disney di ricevere l'anno seguente un Oscar alla carriera. Non tutti sanno che la genesi di "Biancaneve e i 7 anni" ha avuto una gestazione più lunga.
Per produrre il film, Walt Disney ipotecò la casa
Lo sviluppo cominciò nel 1934, tre anni prima della prima proiezione, e nel giugno dello stesso anno con un'intervista al New York Times, Walt Disney ufficializzò la produzione. Per produrre il film venne stimato un costo di produzione di circa 250mila euro, ma non fu semplice per Disney che dovette combattere contro lo scetticismo dei suoi soci in affari, suo fratello Roy e la moglie Lillian. La cifra investita fu giudicata "folle" dall'ambiente al punto che in quegli anni si parlava di "follia Disney", con il produttore che dovette ipotecare la casa per poter far fronte alle spese che, alla fine, arrivarono ad un milione e e mezzo di dollari, una somma enorme per quell'epoca.
Tra le numerose professionalità ingaggiate, Walt Disney assunse un maestro di ballo e sua figlia, Marjorie Belcher. Sui movimenti aggraziati della giovane ballerina 16enne, si decise di disegnare i movimenti di Biancaneve tramite la tecnica del rotoscope. A 78 anni di distanza dalla prima proiezione di quella "follia Disney", possiamo dire che Walt Disney ebbe ragione a credere nel sogno di produrre qualcosa di grande. Ha superato il suo obiettivo, producendo un gigantesco caposaldo del genere.