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Blockbuster, sull’orlo del disastro

Le piccole videoteche sono state divorate dal colosso Blockbuster. Ma ora, anche il “mostro” americano è a un passo dal baratro.
A cura di Alessio Gradogna
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C'erano una volta le videoteche. Piccole, intime, gestite con amore e vera passione, e rifornitissime di ogni ben di Dio. Si andava lì, si faceva la tessera, si spulciava tra gli scaffali, magari alla ricerca del titolo più curioso e sconosciuto, si chiacchierava con il gestore per avere spunti e consigli, e infine si sceglieva la videocassetta da noleggiare. L'educazione cinefila di tanti appassionati (e anche addetti ai lavori, compreso chi scrive), negli anni '80 e '90, è avvenuta in buona parte così. Bei tempi, purtroppo ormai defunti. Infatti è poi arrivato un mostro chiamato Blockbuster, con i suoi colori sgargianti, i film commerciali, le patatine e le bibite, e le “piccole videoteche” sono morte, una a una, fagocitate dalla potenza del colosso americano.

Ora però i tempi sono cambiati di nuovo. Le videocassette restano materiale per puri collezionisti, ci sono i Dvd e pure i Blu-ray e lo streaming dei film, la gente non va quasi più al cinema e si scarica i film da internet, la fruizione del mezzo cinematografico è totalmente mutata, e anche il “mostro” arranca. Non solo, ma rischia di morire pure lui. La catena originaria del Texas (oltre 6.500 negozi in tutto il mondo), infatti, è sull'orlo della bancarotta, tanto da aver chiesto l'aiuto del Chapter 11, una legge americana che disciplina le aziende in disperata crisi finanziaria.

Il futuro della visione, così come della musica, è on line. Il presente anche. Oltre al file-sharing illegale (anche se in certi paesi non lo è), ci sono infatti svariati siti (ad esempio NetFlix) che offrono la possibilità di noleggiare i film direttamente via web, o di scaricarli in affitto a prezzi vantaggiosi (per esempio su Amazon) tramite l'opzione del video on demand. Oltretutto poi c'è la pay-tv, ci sono i film sul cellulare, tra poco nascerà Google Tv, e chi più ne ha più ne metta.

Le “piccole videoteche” sono morte, e chi adorava quei luoghi magici e profumati di vero cinema le ricorda con tanta e tanta nostalgia. Ma ora anche il loro aguzzino Blockbuster si prepara a seguirle nella fossa.

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