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Boom per ‘50 sfumature di grigio’, 8 milioni e mezzo di euro solo in Italia

Come previsto, il fenomeno cinematografico della stagione sbanca il box office con cifre da capogiro. Nel mondo il film incassa 240 milioni di dollari; in Italia si toccano gli 8 milioni e mezzo di euro, seconda miglior partenza di sempre dopo “Sole a catinelle” e record assoluto per un film vietato ai minori di 14 anni.
A cura di Valeria Morini
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Com'era nelle migliori previsioni, l'arrivo in sala dopo mesi di lancinante attesa di "50 sfumature di grigio" ha letteralmente polverizzato gli incassi del weekend. Il bilancio del primo fine settimana del film (uscito il 12 febbraio in tutto il mondo) sfiora i 240 milioni di dollari a livello globale, di cui ben 81 milioni nei soli Usa (fonte Box Office Mojo). In Italia, sono stati raggiunti gli 8,5 milioni di euro: si tratta del secondo miglior incasso per un weekend dopo quello di "Sole a Catinelle" di Checco Zalone, del novembre 2013. Ma il record acquista ancora più valore se si considera che si tratta in questo caso di un film vietato ai minori di 14 anni.

Per capire la "febbre da 50 sfumature" che monopolizzato l'attenzione del pubblico in questo bollente weekend di San Valentino, basta pensare che il numero 2 post del box office italiano, "Non sposate le mie figlie" non ha raggranellato neppure un milione di euro. Il resto delle pellicole in programmazione si è quindi dovuta letteralmente accontentare delle briciole. Chi ha provato a contrapporre le imprese sadomaso di Christian Grey e Anastasia Steele con una love story più romantica e tradizionale è tornato a casa con le ossa rotte: "Romeo&Juliet" di Carlo Carlei ha raggiunto la miseria di 53 mila euro. Va detto, tuttavia, che una larghissima parte del pubblico è rimasta delusa, soprattutto per la riduzione delle scene hard rispetto all'enorme quantità di eros presente nel romanzo. Bisogna dunque aspettare il prossimo weekend per capire se il successo del film continuerà.

L'operazione dietro al lancio di "50 sfumature di grigio" è stata una delle più furbescamente congegnate degli ultimi anni. Già la trilogia letteraria di E L James è stata un astutissimo fenomeno costruito ad arte con le migliori strategie marketing del mondo editoriale. Il film distribuito da Universal partiva quindi già avvantaggiato, ma la mastodontica campagna promozionale studiata per ogni fase della lavorazione (dal casting all'arrivo in sala) e la grande attesa creata intorno ai protagonisti Jamie Dornan e Dakota Johnson hanno reso la pellicola un vero e proprio evento mediatico. Con il risultato che chi non si è fatto inghiottire dalla "febbre" per il film finisce per essere nauseato da tanto clamore. E chissà che magari il prossimo weekend non diserti le 1000 sale dedicate agli amplessi sadomaso di Anastasia e Christian per andare a vedere l'ultimo Leone d'Oro, il film più anticommerciale della stagione dal chilometrico titolo "Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza".

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