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Brad Pitt e il suo Killing Them Softly arrivano a Cannes

Killing Them Softly è un gangster-movie che racconta la crisi economica e la violenza dei tempi moderni perché per Brad Pitt e per Andrew Dominik in America “siamo tutti soli”.
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Brad Pitt e il suo Killing me Softly arrivano a Cannes

"Il nostro paese non è affatto questo, la verità e che si e soli e che l'America è solo business, violenza, denaro". Questa è la chiusura di Killing them  softly affidata a Brad Pitt mentre ascolta il Presidente Obama in tv, questo è il nuovo straordinario film diretto da Andrew Dominik che ha decisamente strappato consensi durante la proiezione di oggi al Festival di Cannes 2012. Del resto sin dallo striminzito trailer e da un breve teaser si era avuta la sensazione che fosse tornato il gangster-movie alla Scorsese dei tempi migliori, una storia di pallottole e sangue con una forte posizione politica. Non solo azione dunque, ma anche crisi e scenari reali ed è nelle parole fiere del regista che si trova la migliore manifestazione di quanto è stato visto oggi durante la kermesse:

Racconta l'era moderna, non è solo un gangster movie. E' ispirato ad un libro di dieci anni fa che però è tremendamente reale, c'è la crisi, c'è il capitalismo con il fatto che tutti, pure a Hollywood, sono preoccupati e interessati solo al denaro. Insomma ho capito che era una storia molto contemporanea.

Non è un film violento. Non parlate con il regista e con Brad Pitt di violenza all'interno di Killing them Softly visto che ai giornalisti presenti a Cannes è stato risposto con veemenza che il film è si crudo ma che "non viene dai videogiochi, è tutto reale". Pertanto vivendo in un mondo violento, non si può far altro che mostrare la realtà così come viene vista e vissuta. Il regista, così come Brad Pitt, spiega che la chiusura con il commento sul discorso televisivo del Presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama, non voleva essere "né un fatto cinico, né una critica" ma, semplicemente, che le idee di una determinata classe politica possono anche essere condivisibili ma "nella realtà dei fatti le cose poi vanno in un altro modo".

E poi c'è Brad Pitt senza smoking, solo un vestito grigio con una maglietta bianca, capelli lunghi, barba incolta e sorriso ampio. Non c'è Angelina Jolie, se ne accorgono in tanti. Gli viene chiesto se e quando ci sarà questo attesissimo matrimonio (i rumors davano per fatta la data dell'11 agosto), lui sorride e glissa spiegando che ci sarà, ma che la data è ancora tutta da fissare. Riguardo al film, arricchito dalla presenza di un cast di massimo livello per il genere (Ray Liotta, Richard Jenkins e James Gandolfini su tutti), è proprio l'attore ad aver contribuito alla sua realizzazione nelle vesti anche di produttore esecutivo:

Di solito mi piace dedicarmi a progetti privi di finanziamento. Cerco di sostenere quegli autori che stimo e che trovano difficoltà a essere prodotti. Con questo film in particolare mi piaceva riflettere sulla situazione economica che stiamo vivendo, sulla crisi e sulla sete di denaro. Leggendo la sceneggiatura mi sono reso conto che il microcosmo di gangster narrato era uno specchio efficace del macrocosmo, della società contemporanea.

Di tutti i film in concorso questo magari non vincerà (da quelle parti si dice che Amour di Michael Haneke sia il favorito), ma a ben vedere dalle prime impressioni siamo certi che saranno tutti in fila per vederlo quando arriverà nelle sale, con i box office letteralmente presi d'assalto.

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