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Brandon Lee, la sorella: “Addestramento all’uso di armi sul set o attori diventano agenti di morte”

Shannon Lee, sorella di Brandon Lee, si è sfogata su Variety. Dopo avere assistito alla morte di Halyna Hutchins, a causa della presenza di vere armi da fuoco sul set, ritiene sia arrivato il momento di prendere seri provvedimenti perché non debbano esserci altre morti senza senso come quella di suo fratello e della direttrice della fotografia del film Rust.
A cura di Daniela Seclì
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Brandon e Shannon Lee
Brandon e Shannon Lee

Shannon Lee ha detto la sua sugli incidenti con le armi avvenuti sul set e che causano la morte di attori e addetti ai lavori. Suo fratello, l'attore Brandon Lee è morto a soli 28 anni, sul set del film Il Corvo, proprio a causa di un'arma erroneamente carica. Più di recente, sul set di Rust, la direttrice della fotografia Halyna Hutchins è morta dopo che Alec Baldwin ha esploso un colpo di arma da fuoco che avrebbe dovuto essere caricata a salve. Secondo Shannon Lee è arrivato il momento di fare una seria riflessione su quanto sta accadendo e prendere gli adeguati provvedimenti per lavorare in sicurezza.

Lo sfogo dopo la morte di Halyna Hutchins sul set di Rust

Halyna Hutchins
Halyna Hutchins

Su Variety, Shannon Lee ha spiegato che se nel 1993, lei era la persona che subiva "una terribile perdita e che doveva imparare di nuovo a vivere", dopo quanto successo sul set di Rust si considera una sorta di "veterana", che tenta di consigliare delle misure che possano impedire che queste tragedie continuino a ripetersi:

"Parlare di incidente non è abbastanza rispettoso nei confronti delle persone coinvolte e del livello di negligenza e delle orribili conseguenze. C'è chi dice che non ci sia bisogno di cambiare i protocolli sull'uso sicuro delle armi perché se vengono seguiti alla lettera, non ci sono problemi. Dopotutto, ci sono stati solo pochi tragici incidenti nel corso di decenni, dunque è un sistema che "funziona".

Ma Shannon Lee non ritiene che questa sia la soluzione. Ha spiegato che una tragedia come quella accaduta a Brandon Lee e ad Halyna Hutchins, si compone di diversi fattori: "Le condizioni di lavoro insostenibili, la pressione, la paura di perdere il lavoro, la fame di affermarsi, i comportamenti arroganti". La domanda che la sorella di Brandon Lee vuole porre a Hollywood è se la morte senza senso di un essere umano abbia abbastanza valore da richiedere di intervenire in questa situazione, di intavolare una conversazione:

"Ma prima di iniziare, chiedetevi sinceramente: se hai perso la persona amata per una negligenza grave ed evitabile, vorresti che la cultura che ha generato quella stessa negligenza risponda alla domanda su come si potrebbe fare meglio?".

L'appello della sorella di Brandon Lee per una maggiore sicurezza sul set

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Shannon Lee ha avanzato una serie di proposte. Tra le altre cose, l'attrice ritiene che sul set debba essere predisposto l'addestramento obbligatorio per maneggiare le armi. Inoltre, considera fondamentale la presenza di un esperto di armi da fuoco che, dopo avere controllato che tutto sia in regola, consegni le armi nella massima sicurezza agli attori senza altri intermediari:

"28 anni dopo aver perso mio fratello Brandon Lee in una situazione molto simile – è stato permesso di portare veri proiettili sul set di un film trasformando gli attori in agenti di morte – sono nella giusta situazione mentale ed emotiva per far sentire la mia voce. Si potrebbe richiedere un addestramento obbligatorio prima di maneggiare le armi sul set, in modo che si possa preservare la sicurezza dell'attore e di colui contro il quale l'arma verrà puntata? La persona responsabile della sicurezza sul set di un film potrebbe non essere la stessa incaricata di assicurarsi che la produzione funzioni nei tempi e nel budget previsti in modo che non ci siano conflitti di interesse o scorciatoie? Può esserci sul set un esperto di armi ogni volta che viene utilizzata una vera arma da fuoco e quell'esperto può essere l'unica persona a maneggiare l'arma e a consegnarla in sicurezza agli attori? Si potrebbe limitare l'uso di armi vere sul set?"

Infine, ha ribadito che abolire l'uso di armi vere sul set permetterebbe di lavorare in sicurezza e senza tensioni o ansie. Un gesto concreto per prendersi cura della salute mentale del cast e della troupe. Gli attori sarebbero perfettamente in grado di maneggiare armi finte come fossero vere, senza danneggiare la credibilità del film: "Penso che le vite di Jon-Erik Hexum, Brandon Lee e Halyna Hutchins meritino considerazione. Lasciamo che ci sia un cambiamento che metta fine alle tragedie dovute alle armi sul set".

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