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Brittany Murphy potrebbe essere stata uccisa con veleno per topi

Angelo Bertolotti, padre dell’attrice, ha fatto analizzare dei campioni di capelli, sangue e pelle appartenenti a Brittany Murphy. Sono stati ritrovati almeno dieci metalli pesanti che in genere si riscontrano negli insetticidi e nel veleno per topi.
A cura di Daniela Seclì
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L'attrice Brittany Murphy si spegneva nel dicembre del 2009 a Los Angeles. Le ipotesi sulle motivazioni che hanno condotto al decesso, si sono succedute nel corso degli anni. Si è parlato di anoressia, anemia, polmonite, influenza A e molti sostennero anche che la sua morte fosse dovuta alla muffa che si era sviluppata nel suo bagno. Solo cinque mesi dopo, moriva anche il marito Simon Monjack.

In queste ore, il Daily Mail riporta i risultati di un nuovo esame tossicologico, che fornisce un'altra verità. Angelo Bertolotti, padre dell'attrice, aveva conservato ciocche di capelli, sangue e pelle sia della figlia che di Monjack, per riservarsi di farli analizzare in forma privata. La Carlson Company ha ritrovato nei campioni analizzati le tracce di dieci metalli pesanti, in quantità sopra la norma. Nel rapporto, poi, è dichiarato:

"Escludendo un’esposizione simultanea accidentale ai metalli pesanti, l’unica spiegazione logica al loro ritrovamento è che qualcuno abbia somministrato queste sostanze tossiche ai due con un chiaro intento criminale"

Tali metalli pesanti, in genere si ritrovano nel veleno per topi o negli insetticidi. Ciò ha fatto credere che l'attrice potrebbe essere stata avvelenata con tali sostanze. Al momento della morte, Brittany Murphy presentava tutti i sintomi dell'avvelenamento da metalli pesanti: crampi addominali, sudorazione eccessiva, tosse, disorientamento, affanno e forte mal di testa. Anche il marito dell'attrice, poco prima della morte presentava gli stessi sintomi, cosa che ha fatto pensare che anche lui sia morto per avvelenamento. Intervistato da Examiner, Angelo Bertolotti ha dichiarato:

"Mia figlia non era né anoressica, né tossicodipendente, come hanno scritto ripetutamente. Brittany e Simon sono stati ridicolizzati da The Hollywood Reporter, quando hanno protestato per poter essere protetti perché temevano per la propria vita. Non riposerò finché la verità su questo tragico evento, non verrà a galla. Deve essere fatta giustizia per Brittany"

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